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giovedì 14 luglio 2011

Crisi economica - La mia soluzione (Parte 4)

Tornando alla domanda fatta in precedenza, l'introduzione dell'OLM riesce a ridurre i costi aziendali senza provocare una riduzione del numero dei lavoratori (anzi, facilita la piena occupazione) e senza provocare una perdita di qualità e di specializzazione.

Già questa è di per se una buona cosa. L'introduzione dell'OLM facilita anche il riassorbimento delle situazioni di crisi come la cassa integrazione.

Ma guardiamo un attimo l'equazione del PIL.

Y = C + I + G + NX

Diminuendo i costi aziendali con l'introduzione dell'OLM si mettono in moto meccanismi che portano alla riduzione dei prezzi dei prodotti e dei servizi. Il PIL si misura su prodotti e servizi finali ma esistono tutta una serie di prodotti e servizi che fanno parte della filiera produttiva. Anche questi subiscono la riduzione dei costi.

Prendiamo per esempio la produzione del pane. Il panettiere per produrre il pane ha bisogno di energia (il calore del forno), di macchinari (il forno, l'impastatrice, ecc...), di lavoratori (quindi salari) e delle materie prime (farina, lievito, sale, acqua, ecc...)
A parte i macchinari che probabilmente verranno cambiati a distanza di anni, il costo delle materie prime può incidere sui costi finali. La panetteria compra la farina da un'altra azienda.
L'azienda che produce farina ha anch'essa i suoi costi che sono suddivisibili ugualmente in energia, macchinari, salari e materie prime.
Per semplicità stiamo escludendo i costi legati per esempio agli affitti dei locali dove avviene la produzione.

L'azienda produttrice di farina avrà anch'essa una riduzione dei costi di produzione e così lo stesso l'azienda agricola che fornisce il grano all'azienda produttrice di farina.

Dove ci porta questo discorso? Più è lunga una filiera produttiva tra le materie prime di partenza e il prodotto finale e maggiori saranno i risparmi sul prodotto finale, poiché oltre ai salari, anche le materie prime costeranno di meno e quindi anche i prodotti intermedi.

Guardando l'equazione del PIL quindi ci accorgiamo che l'introduzione dell'OLM ha comportato i seguenti benefici:
1) I costi aziendali sono più bassi.
2) Avendo costi più bassi le aziende possono fare più investimenti (la I dell'equazione).
3) Gli investimenti portano a un'espansione della produzione.
4) L'espansione della produzione fa scendere i prezzi di equilibrio.
5) La diminuzione dei prezzi di equlibrio crea un circolo perché incide sul punto 1.
6) Spostando il reddito dai lavoratori alle aziende il governo riscuote più tasse.
7) Il costo degli impiegati pubblici diminuisce e diminuendo anche i prezzi generali, diminuiscono anche i costi complessivi dell'amministrazione.
8) Con più tasse e meno spese il governo può risanare il debito, tagliare le tasse o aumentare la spesa in investimenti (energia, infrastrutture, informatizzazione, ecc...) (la G dell'equazione)
9) La riduzione delle tasse può creare un'ulteriore ciclo perché incide sul punto 1 oltre ad espandere la produzione grazie al moltiplicatore.
10) La riduzione del debito pubblico può favorire gli investimenti dei privati perché il governo preleva di meno dal risparmio delle famiglie
11) Maggiore spesa pubblica fa aumentare il PIL.
12) Poiché i costi di produzione diminuiscono, i prodotti e i servizi nazionali diventano più competitivi all'estero poiché i prezzi si abbassano. (La NX dell'equazione)
13) Il rafforzamento sul mercato estero verrà contrastato dal rafforzamento della moneta interna (l'euro) ma questo favorirebbe ulteriormente un paese come l'Italia in quanto con una moneta forte potrebbe comprare molte materie prime di cui il paese è privo a prezzi ridotti.
14) La competitività dei prodotti italiani nell'area euro potrebbe essere contrastata solo se anche gli altri paesi adottassero l'OLM.

Tutto ciò può essere fatto anche con il sistema istituzionale attuale, ma se si riuscisse a cambiare totalmente la struttura istituzionale con l'introduzione delle assemblee popolari e un sistema federale su queste basato, si potrebbe introdurre la ciliegina sulla torta che è quello del sistema basato sui livelli di merito (vedi: http://nuovadem.blogspot.com/2011/06/sconfiggere-la-poverta.html ) che andrebbe a dare ai lavoratori del reddito aggiuntivo e che farebbe aumentare la domanda interna alimentando i consumi e senza far alzare i costi di produzione aziendali.
Pensate che questo sistema riuscirebbe a funzionare anche con la quantità di moneta lasciata sempre costante.

Con il sistema dei livelli di merito e l'OLM si stimolano tutte le componenti del PIL.
1) Più consumi.
2) Maggiori investimenti privati.
3) Maggiori investimenti pubblici e/o riduzione del debito e/o riduzione delle tasse.
4) Prezzi più competitivi all'estero e/o una moneta più forte che ci permetterebbe di comprare materie prime a prezzi più bassi.

E per finire, per i cittadini un maggiore potere d'acquisto.

Ma ci sono anche tante cose che una ristrutturazione dello stato permetterebbe di fare e di migliorare.
L'introduzione del bilancio partecipato nelle comunità territoriali più piccole, l'introduzione della moneta elettronica (fatta in modo da salvaguardare la privacy) che renderebbe più difficile l'evasione fiscale (se non impossibile) e farebbe diventare molto costose da realizzare moltissime attività criminali e quindi si strozzerebbe economicamente la criminalità.

La privatizzazione totale di tutte le imprese pubbliche dalle grandi aziende di stato alle piccole municipalizzate con però la proprietà statale delle reti energetiche, telefoniche, delle reti di trasporto, delle strutture sanitarie (ospedali, ma anche reti idriche e gestione rifiuti) e scolastiche. Lo stato poi a diversi livelli federali deciderà di affidarne la gestione a strutture private in base a gare d'appalto che ne valuterà i costi, la qualità e il rapporto qualità/prezzo e che poi sceglierà attraverso l'intervento di una larga base popolare che esprimerà il suo voto.

Infine anche l'obbligo per le amministrazioni pubbliche di destinare il 20% del bilancio non a spesa ma a risparmio attraverso l'acquisto di titoli di stato di nazioni dell'area euro e degli alleati che abbiano un governo non dittatoriale.

Attraverso una rimodulazione delle tasse è inoltre possibile finanziare in modo molto più efficiente la ricerca, l'istruzione e la sanità.

Un sogno? Per trasformarlo in realtà ci vuole solo la ragione, il coraggio e il sostegno popolare.

Torna alla terza parte

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