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martedì 4 ottobre 2011

Caro Paolo Attivissimo...

Paolo Attivissimo: "Ma la moderazione sì".

Ok Paolo, prendo questa tua affermazione per quello che è, una moderazione a senso unico nei miei confronti e quindi di fatto un'espulsione dal tuo blog.

Vedi Paolo, tu sei un bravo giornalista e un ottimo debunker, ma il moderatore ti riesce male.

Lasci che le persone intervengono a gamba tesa su di me, tipo quando mi danno del "fuffaro", quando mi accusano di spostare paletti senza averlo fatto, quando mi accusano di aver detto cose mai dette e liberamente inventate di sana pianta dal mio interlocutore e quando io chiedo al mio interlocutore di non interpretarmi, di non mettermi in bocca cose che non ho detto, di non spostare i paletti, arrivi a prospettare a me la moderazione?

Se questa è la logica del tuo modo di moderare, a senso unico a favore di chi invece entra a gamba tesa nei miei confronti, solo perché magari hai colto un "tono" provocatorio da parte mia, allora non sono libero di esprimermi in questo blog. E quindi non ha senso rimanervi.

Vorrà dire che quando mi capiterà qualcuno che crede in leggende metropolitane o complotti di vario tipo, lo lascerò semplicemente perdere e non gli dirò come ho sempre fatto di andarsi a leggere il tuo blog.
Ci vuole credere? Scemo io che cerco anche di convincerlo del contrario.

Qui tu sei il padrone e fai come vuoi, ma questo commento lo pubblicherò pari pari anche sul mio blog, non si sa mai venisse "moderato". Almeno lì chi ci capita potrà leggerlo e farsi un'opinione.

Saluti,
Roberto.

4 commenti:

  1. Questo post può lasciare perplessi e dare una idea falsata dei fatti.
    Mi permetto di integrarlo.
    QUI il primo commento di Roberto al post in questione sul blog di Paolo Attivissimo.
    QUI iniziano le repliche alle sue affermazioni.
    Il lettore curioso può così farsi una idea e, a mio parere, imparare molte cose utili e interessanti sulla questione del riscaldamento globale (mi permetto di sottolineare in particolare gli interventi di Gianni Comoretto e markogts).

    Michele.

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  2. E naturalmente la risposta di Paolo, che copio di seguito.
    Michele.

    -----------------

    Roberto,

    Ok Paolo, prendo questa tua affermazione per quello che è, una moderazione a senso unico nei miei confronti e quindi di fatto un'espulsione dal tuo blog.

    No. È semplicemente un invito a terminare il battibecco (almeno qui) e parlare d'altro.

    Sei libero di continuare a commentare qui. Ti ho semplicemente chiesto di non continuare questo battibecco con questi toni.

    Sei già stato invitato, insieme ai tuoi compagni di discussione, a moderare i toni. Questo è un nuovo invito. Tutto qui.

    Qui tu sei il padrone e fai come vuoi, ma questo commento lo pubblicherò pari pari anche sul mio blog, non si sa mai venisse "moderato". Almeno lì chi ci capita potrà leggerlo e farsi un'opinione.

    Non atteggiarti a vittima, per favore. E non minacciare ritorsioni che non fanno altro che rivelare una natura permalosa.

    In parole povere: datti una calmata :-)

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  3. Caro Michele ti ringrazio per i commenti e anche per i link.

    Ora chiunque può andarsi a leggere l'ordine temporale degli attacchi gratuiti e l'intervento di Paolo è stato oltre che intempestivo, rivolto anche alla persona sbagliata, questo ovviamente a mio modesto parere.

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  4. Voglio anche precisare che dal momento che mi è stato di fatto impedito di proseguire, con il mio metodo (del tutto corretto), il discorso sia con markogts che con Gianni Comoretto e gli altri, per intervenuta minaccia di moderazione, non mi ritengo in alcun modo "sconfitto" dalle loro argomentazioni. Però non è questo il punto del discorso.

    Per me la moderazione di Paolo corrisponde a un'espulsione di fatto, perché io e il suo modo di moderare siamo incompatibili. Posso anche avere torto, ma io attacco dei ragionamenti, non le persone. Quando si attacca me e non i miei ragionamenti, io ho vinto a priori, anche se ho torto.

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