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domenica 28 novembre 2010

Cosa farete da grandi?

"Vorrei essere libero, libero come un uomo. Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia e che trova questo spazio solamente nella sua democrazia, che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà." - citazione da "La libertà" di Giorgio Gaber
Cosa volete fare da grandi? Credete veramente che la democrazia sia passare la vita a votare per i partiti politici e per i leader?

Libertà è partecipazione, diceva Gaber nella sua canzone.
Ma per voi che cos'è la "partecipazione"? È votare per i partiti?

Una volta che avete votato per un partito vi sentite veramente realizzati? Sentite veramente di aver esercitato un potere o votate per rassegnazione?

Io ho un'idea molto diversa della partecipazione. Oggi se ti iscrivi a un partito a meno di non essere un "portatore di fondi" non conti. E se non "sostieni" chi nel partito porta i fondi, non fai carriera.

Puoi avere tutto il carisma di questo mondo, puoi avere anche le migliori idee del mondo, ma se non appoggi gli "interessi" dell'oligarchia interna del partito, che a sua volta sostiene le ragioni dell'oligarchia del Paese, tu non farai mai carriera. Anzi, è anche molto probabile che tenteranno di ostacolarti in ogni modo finché scoraggiato non andrai via.
Magari proverai a farti strada in un altro partito e con tuo rammarico scoprirari che tutti i partiti funzionano allo stesso modo.

Ma tu non demordi, pensi di avere le soluzioni migliori e pensi di farti un partito per conto tuo e finisci per dover andare in giro a cercare fondi e a trovare il modo di farti ascoltare visto che l'oligarchia ha ben pensato di fare in modo che non possiate farvi ascoltare se non sostenendo spese enormi.

Ecco, questa è l'esatta fotografia del sistema partitocratico.

Finché avremo un sistema basato sui partiti, potete dire addio alla democrazia e "nel farvi comandare" dovrete necessariamente trovare la vostra libertà.

Volete cambiare il mondo? Smettete di fare le pecore e comportatevi da lupi. Non potete pretendere che sia chi è al potere a difendere la vostra libertà e la democrazia, dovete essere voi a difendere la vostra libertà e la democrazia.
Se votate per quei partiti i cui esponenti sono dei burattini in mano all'oligarchia, l'unica cosa che difendete è l'oligarchia, non la democrazia.

Chi è al potere cerca di mantenere il suo status quo. Se voi continuate a votare per le persone indicate da quelli che stanno al potere, come pretendete di cambiare il mondo?

Ma può darsi che voi non siate d'accordo con me e che addirittura possiate pensare che sia troppo facile puntare l'indice contro tutti i partiti e dire che sono tutti parte dell'oligarchia.
Se lo pensate vi dico fin da subito che io credo nella partecipazione e nella rappresentanza e quindi non sono un qualunquista.

Ma credo nella partecipazione e nella rappresentanza che non sia "mediata" da interessi economici.
I partiti hanno un disperato bisogno di fondi. Fondi per la campagna elettorale, ma anche fondi per tenere sempre attiva la macchina della propaganda per spiegare alla cittadinanza perché il partito ha preso delle decisioni quando i suoi elettori molto probabilmente avrebbero scelto in modo differente.
Se non ve ne siete accorti siamo alla campagna elettorale perenne.

Oggi se vuoi essere "partecipe" del gioco non devi far altro che iscriverti in un partito e leccare il culo a chi all'interno del partito muove più fondi.
Di sicuro troveranno il modo di farvi eleggere. Se siete pro oligarchia avrete tutte le porte spalancate e comincerete ad assaporare le gioie del potere. Se avete un'idea di partecipazione differente mi dispiace ma avrete le porte chiuse in faccia.

La rappresentanza poi è diventata una barzelletta. Se io vado a votare e sulla scheda elettorale trovo dei simboli di partiti che non avevo mai visto, vuol dire che hanno fatto in modo che io non potessi ascoltare quello che avevano da propormi. O meglio, se avessi seguito tutto il palinsesto magari avrei trovato uno spazio di cinque minuti dopo il tg della sera contro i cinquecento minuti dei partiti dell'oligarchia messi negli orari di maggior ascolto. Magari mi potrebbero anche capitare due serate a "Porta a Porta" dove ognuno dei movimenti ha un tempo molto limitato per esporre il proprio programma, contro le venti puntate sempre di "Porta a porta" dove i partiti dell'oligarchia hanno molto più spazio che di solito sprecano prendendosi a insulti.

Potete anche non essere d'accordo con me, ma se così è, allora abbiate il coraggio delle vostre idee e dimostratemi che sono io a sbagliare. Questo è uno spazio dove potete partecipare. Io non ho paura delle idee degli altri anche quando sono orribili.

11 commenti:

  1. Uhm...
    Qualche annetto fa nel'93 esattamente, durante tangentopoli, furono sospesi i finanziamenti pubblici ai partiti con un referendum, reintrodotti poi "furbescamente" come rimborsi elettorali.

    Veniamo un po' alle questioni spicciole Roberto.
    In un sistema come il nostro far conoscere la nostra voce implica una spesa.
    Più persone vuoi raggiungere più soldi devi spendere.

    Perché è vero che se io vengo a casa tua a parlarti della mia magnifica idea non spendo niente (ipotizzando che io sia tuo vicino di casa, altrimenti c'è il biglietto del bus, della metropolitana, del taxi, del treno, dell'aereo), e quindi i soldi si spendono anche per muoversi.
    Vuoi radunare un gruppo di amici per farti una partita a D&D e nel frattempo parlargli della tua idea?
    Anche lì spendi i soldi in telefonate, organizzazione e generi di conforto vario.
    E pure i soldi del caffè...

    E fin qui sono tutte spese affrontabilissime.
    Vuoi riunire 100 1000 persone?
    La cosa si complica e di non poco.
    Chi paga?

    Sono perfettamente d'accordo con te quando dici che i partiti minori non hanno spazi rispetto ai partiti "dell'oligarchia"...

    anche perché i partiti minori si vedono praticamente solamente durante la campagna elettorale.

    Non hanno spazio.
    Come si puo' fare?

    Tu dici di votare contro i partiti dell'oligarchia, e per me va benissimo.

    Ci sono partitini liste civiche.
    Ma a quel punto mi viene il dubbio l'atroce sospetto che anche questi partitini che non fanno parte dell'oligarchia, poi in fondo ne vogliono fare parte.

    Non è raro trovare dei cambiacasacca...
    Mi eleggi da una parte, mi ritrovi da quell'altra.

    Ritornando a bomba a SW ho ammirato sempre i "ribelli" perché combattevano contro "l'imperatore malvagio".
    Ero imprigionato in una visione manicheistica bene contro male.

    La realtà è molto più complicata e "sfumata".

    Adesso mi rendo conto della possibilità che pure i ribelli facciano parte di un'oligarchia in contrapposizione di un'altra oligarchia.

    Quindi come la combattiamo l'oligarchia?

    Ripristiniamo il finanziamento pubblico ai partiti?
    Magari in maniera più trasparente pero'.

    Come funziona il tuo sistema finanziariamente?

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  2. Per quanto riguarda i partitini, tutto quello che dici è vero. La possibilità che qualcuno cambi casacca esiste ed è forte anche perché si sa le lusinghe del potere piacciono a tutti.

    Però non si può in questo caso fare una chiusura a priori perché altrimenti non se ne esce se non con una rivoluzione e francamente preferirei qualcosa di più pacifico.

    È legittimo pensare che anche i partitini hanno l'aspirazione a far parte dei "salotti buoni", ma mica ho detto di votare lo stesso partitino a vita...

    L'ideale sarebbe iniziare a costruire un movimento dal basso di persone che vogliono cambiare questo sistema e vogliono contare di più.

    Il mio sistema è a costo zero. Ovviamente niente è totalmente gratuito, ma lo è il sistema elettorale.

    Adesso faccio un esempio che semplifica molto le cose (il mio sistema è molto più articolato) ma che rende l'idea.

    Ti è mai capitato di trovarti in quelle aule dove si riuniscono 300 - 400 persone? Per esempio all'università?
    Ecco, è ovvio che la costruzione dell'aula ha un costo ed è anche ovvio che magari uno per arrivarci spende i soldi della benzina o del biglietto dell'autobus, ma non è certo questo che fa la differenza sulle tasche dei cittadini.

    Immagina di prendere un paese di 10.000 abitanti. Immagina di costruire una struttura adeguata in cui ci sono diverse aule, mettiamo da 400 posti. Immagina che la gente si raduni lì ognuno nella sua aula. Immagina che ogni persona dell'aula possa candidarsi come rappresentante e che ogni persona dell'aula sia effettivamente un elettore.

    Ti vuoi fare eleggere rappresentante? Benissimo, hai il diritto di parlare davanti all'assemblea ed esporre il tuo programma.
    Risultato? Avremo alla fine un rappresentante per ogni aula.
    Supponiamo ora di dover eleggere il sindaco di questo paesino di diecimila abitanti.

    Essendoci 25 rappresentanti (uno eletto per ogni aula) questi si presentano di nuovo in tutte le aule e spiegano il loro programma elettorale e le aule votano. Alla fine, chi vince diventa sindaco.

    Vantaggi:

    1) I cittadini partecipano attivamente alla selezione dei candidati senza alcuna mediazione da parte dei partiti.
    2) Per farsi eleggere è sufficiente avere delle buone idee e riuscire a convincere gli altri delle bontà delle medesime senza dover spendere soldi in campagne elettorali.
    3) Tutti i candidati sono a parità di condizioni.

    Svantaggi: ci sono sicuramente perché l'esempio semplifica troppo e l'elezione del parlamento poi è molto più complessa di un elezione a sindaco, ma non posso essere troppo complesso nelle poche righe di un blog o di un commento.

    Comunque l'idea di fondo c'è. Qui sta la vera differenza tra un sistema democratico (basato sulle assemblee) e un sistema oligarchico come quello odierno.

    Io vorrei un sistema democratico e mi rendo conto che l'unico modo di averlo è cambiare profondamente la forma dello stato.
    Insomma per me non è sufficiente cambiare solamente la persona a palazzo chigi per far cambiare realmente questo Paese.

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  3. "Ti vuoi fare eleggere rappresentante? Benissimo, hai il diritto di parlare davanti all'assemblea ed esporre il tuo programma.
    Risultato? Avremo alla fine un rappresentante per ogni aula.
    Supponiamo ora di dover eleggere il sindaco di questo paesino di diecimila abitanti.

    Essendoci 25 rappresentanti (uno eletto per ogni aula) questi si presentano di nuovo in tutte le aule e spiegano il loro programma elettorale e le aule votano. Alla fine, chi vince diventa sindaco."

    Uhm... guardiamo di rompere il giochino, anche se è semplificato, proviamo ad esaminarne i punti deboli.

    Questi circoli sarebbero formati sempre dalle medesime persone? Tipo le sezioni elettorali per intenderci.
    Al circolo 1 ci vanno gli abitanti del quartiere 1 per essere più precisi.

    Tu dici che l'assemblea funziona cosi' vai a parlare ti candidi e poi in base a quello che hai detto ti votano.
    Benissimo, magari la prima volta funziona benissimo, e riesco ad ottenere dei candidati intermediari per eleggere il sindaco.
    Siccome la carica mi interessa, ed ho un po' di soldi da spendere, e so che nel circolo 1 ci stanno quelli del quartiere uno individuo i più influenti quelli che hanno maggior credito fra i loro conoscenti e 1) me li compro, se è il tipo che si fa comprare 2) cerco di convicerlo "prima". Quindi sto facendo ne più ne meno una sorta di campagna elettorale anche in questo tuo sistema.

    E credo, che per eleggere il sindaco la legge elettorale attuale non sia male, pero' quello che dici te è un ottimo sistema per eleggere i consiglieri comunali, che quelli si poi rappresentano i vari abitanti della città.

    Si potrebbe ovviare a questa cosa, randomizzando il circolo a cui presentarsi per la discussione e la votazione.
    Così le medesime persone si troverebbero ogni volta in posti diversi conoscerebbero anche persone che non stanno nel loro giro abituale e le idee circolerebbero meglio :-)

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  4. Apprezzo il commento perché va nella direzione giusta, quella del ragionamento. ^___^

    Come avevo detto, il mio sistema è più complesso di quello che ho usato come esempio.
    È difficile spiegarlo in poche parole in un post e in un commento.

    Intanto però voglio rispondere alle tue osservazioni.

    Comprarsi qualcuno per farsi eleggere è corruzione. La corruzione esiste oggi e potrebbe esserci anche in questo sistema ma quanto dovresti spendere per essere sicuro di essere eletto sindaco?

    Mi spiego meglio. Intanto devi farti eleggere nella tua "sezione". Se l'aula è di 400 persone devi pagarne almeno 200 che con il tuo stesso voto ti garantirebbero la maggioranza assoluta e quindi l'elezione a rappresentante intermedia.

    Successivamente ti devi confrontare contro altri 24 concorrenti in ogni aula. Ok, magari controlli la tua, ma per essere sicuro di essere eletto sindaco devi essere sicuro di controllare anche le altre aule. Quindi dovresti corrompere almeno 200 persone per aula.

    In parole povere per farti eleggere sindaco dovresti corrompere la metà del paese.
    Ora, non so tu, ma immagino che la maggior parte delle persone per farsi corrompere chiederebbero una bella sommetta.

    A questo dovresti anche aggiungere il fatto che tra i vari rappresentanti ce ne siano altri disposti a fare esattamente quello che vorresti fare tu, ovvero corrompere i cittadini per farsi votare e quindi la somma necessaria per corrompere i cittadini diventa sicuramente maggiore perché ognuno giocherà al rialzo.

    Ora io trovo veramente difficile che in un paese l'intera popolazione sia corruttibile.
    È vero che ognuno ha il suo prezzo ma è anche vero che prima o poi qualcuno che ti denuncia lo becchi.

    Ma se tutti fossimo corruttibili e di conseguenza il sistema finirebbe lo stesso in mano ai ricchi, la differenza fondamentale rispeto a oggi è che ci "pagherebbero" per votare e questo in un certo senso produrrebbe una redistribuzione dei redditi verso il basso.

    Dare anche solo 1000 euro alla maggioranza delle persone (5000 su 10000) significa spendere 5 milioni di euro, che sono tanti soldi per diventare sindaco di una popolazione di diecimila abitanti.
    Quanto dovresti spendere, con questa progressione, per diventare parlamentare o presidente del consiglio?
    Questo sempre ammesso che i cittadini si "accontentino" di 1000 euro a testa.

    Come vedi quando tu introduci un sistema dove per essere ascoltato da tutti non devi spendere un centesimo, a differenza di oggi, diventa molto più difficile e costosa la campagna elettorale di chi vuole "scavalcare il sistema".

    Il mio sistema è più complesso ancora ed è basato su due strutture. Una di tipo territoriale e una "trans-territoriale". Ognuna ha delle prerogative differenti. Se una delle due elegge il capo dell'esecutivo, l'altra elegge un consiglio che deve approvare le scelte del capo per renderle effettivamente esecutive.
    E lo stesso vale per gli altri poteri dello stato.
    Inoltre ho introdotto delle altre strutture che hanno il compito di nominare le autority di controllo e che sono indipendenti dal capo dell'esecutivo.

    La democrazia è di per se un sistema complesso. Un sistema semplice è la monarchia.
    Il nostro attuale modello elettorale è in realtà molto semplice ed è proprio per questo motivo che non si sposa bene con la democrazia.
    Con sistemi complessi, come la democrazia, bisogna usare sistemi elettorali più complessi ma che siano a costo zero.

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  5. > Questo sempre ammesso che i cittadini si
    > "accontentino" di 1000 euro a testa.

    http://www.giornalettismo.com/archives/99975/saviano-campania-voto-20-euro/

    Il prezzo medio di un voto va da 20 a 50 Euro.

    mi sa che stai sovrastimando un po' il prezzo ghgh

    Poi io che ho quattrini da spendere per diventare sindaco, non mi serve pagare tutte le 201 persone per ottenere la maggioranza.

    fra quelle persone li devo individuare i più influenti, i più intimidatori, i più carismatici, a quelli posso offrire soldi promesse ricattarli.

    E' ovvio che mi devo preparare molto bene il campo prima.
    Il lavoro non si fa quel giorno li. Io dovrò conoscere vita morte e miracoli delle persone che devo comprare...

    Altrimenti farei la figura del questuante.
    No. Sono loro che devono venire da me...

    Il farmacista, persona apprezzatissima in paese, ma ha il vizietto del gioco, tenuto ben bene nascosto, mi offro di ripagargli i debiti, se in cambio mi garantisce quindici voti ad esempio.

    Quanti sono i neo elettori appena diciottenni?
    Non vado certamente direttamente da loro, magari gli faccio organizzare una festa in cui mi faccio carico dei loro desideri e problemi...

    E dietro le quinte i miei più fidati collaboratori scelgono i ragazzotti più svegli regalandogli dei telefonini di ultima generazione ed altre amenità del genere...

    Poi vado dal parroco, gli faccio una bella donazione alla chiesa.
    La domenica dopo all'omelia esalta le lodi di chi si impegna per la comunità...

    Un'altra cinquantina di persone mi arriva dai fidelissimi della chiesa, e questo senza fare *troppo* rumore...

    Il dottore, è un tipo tosto, vuole concorrere contro di me, ha un folto gruppo di elettori circa 80, in una condizione di gara corretta mi surclasserebbe... l'ho beccato ammanettato ad una parete mentre una ragazza con lo strapon lo frustava a sangue. Ed ho una bella foto a dimostrarlo...
    Ehi... vuoi diventare mio vicesindaco?

    80 voti in ticket con il dottore...

    Sono un genio del male ed ho speso relativamente poco...

    La piccola gente si vende anche per poco...

    Per quanto riguarda la complessità... ben venga a parte che sia bilanciata bene.

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  6. Mi spieghi sulla base di cosa una singola persona dovrebbe "garantire" un pacchetto di voti?

    Io e te ci troviamo in un'aula con altre 398 persone. Ognuna con la sua testa e ognuno con le sue ambizioni e le sue idee per la società.

    Ammettiamo pure che tu riesca a "convincere" alcune delle persone più "influenti" dell'aula, che sul piano teorico sono coloro che potrebbero aspirare più di altri a fare carriera politica, a darti il loro appoggio.

    Questo significa semplicemente che loro eviteranno di presentarsi contro di te, ma ci saranno altre persone che lo faranno, magari quelli che tu ritieni "meno influenti".

    Tu pensi di essere tranquillo perché credi che le persone "influenti" cercheranno di "consigliare" le altre persone a votare per te e magari lo fanno pure. Ti presenti all'aula, esponi il tuo programma elettorale e ti aspetti di essere votato. Ma improvvisamente arriva un candidato che reputavi poco "influente", parla davanti all'assemblea, espone il suo programma e alla fine l'aula gli dedica una "standing ovation" e al momento del voto i tuoi "pacchetti di voti" improvvisamente svaniscono e scopri magari di non essere arrivato nemmeno secondo. *

    Il tuo discorso avrebbe senso in un sistema in cui ci sono le "candidature bloccate" ovvero il nostro attuale sistema elettorale in cui ci sono i partiti "buoni" che appaiono in televisione e i partiti "cattivi" che non possono apparire.

    Ora tu sei vendicativo e fai pubblicare tutte le magagne dei personaggi "influenti", ma la verità è che in un sistema dove ognuno può candidarsi, non esistono "pacchetti di voti" sicuri, perché le persone hanno più possibilità di scelta.

    Se vuoi essere sicuro di essere eletto devi quindi o risultare l'unico candidato oppure corrompere la maggioranza delle persone per essere eletto.

    Nel nostro sistema uno ti può pagare anche 20 o 50 euro per votare, perché tanto la possibilità di scelta è limitata. Tre schieramenti ottengono più del 90% dei voti.

    Ma in un sistema dove le candidature sono libere e il sistema elettorale è a costo zero, il prezzo aumenta perché la gente può scegliere veramente tra una pluralità di proposte.

    Inoltre un conto è il peso di 1 persona su 100.000 elettori e un conto è il peso di 1 persona su 400. Il singolo voto di un cittadino in un'aula di 400 persone ha un peso notevolmente maggiore. Un peso 250 volte maggiore.

    La gente si vende per poco se non ha "scelta" e sta alla canna del gas, ma se si rende conto di avere un reale potere in mano, come il mio sistema gli garantisce, allora il suo prezzo aumenta.

    I ragionamenti di Roberto Saviano hanno un loro contesto e funzionano in quel contesto. Non si possono trasferire in altri contesti e rimanere immutati.

    *Il fatto è che l'unica cosa che ti sei assicurato era di togliere dalla competizione quelli che ritenevi più influenti, sfruttando le loro debolezze. Magari ti fanno anche campagna elettorale nei corridoi, ma la verità è che una volta che hai privato l'aula dei suoi "campioni", i cittadini presteranno maggiore attenzione agli altri candidati e non trasferiranno automaticamente la fiducia che avevano nei loro rispettivi campioni (magari ognuno con idee differenti) su di te.

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  7. Uhm...

    I serbatoi di voti esistono anche da prima delle liste bloccate, i serbatoi di voti esistevano anche quando c'era la scelta del candidato.

    A parte questo.

    Il voto del singolo fra quattrocento persone è, secondo il tuo punto di vista strettamente matematico, più "pesante" del voto del singolo fra centomila persone.
    Numeri alla mano è cosi'.

    Proviamo a fare un ragionamento, perché sei arrivato a 400? C'è un motivo specifico oppure è un numero casuale?

    Proviamo a fare le circoscrizioni di 20 persone.

    Cittadina di 10.000 abitanti, con circoscrizioni di base di 20 persone, si arriva a 500 circoscrizioni, ognuno di queste circoscrizioni elegge un rappresentante, i quali a loro volta si suddividono in quartieri formati da 20 circoscrizioni, e quindi abbiamo 25 rappresentanti dei quartieri, questi rappresentanti sono effettivamente il consiglio comunale ottenuto in maniera indiretta.

    E per il sindaco?

    Si aprono due strade, una necessita la campagna elettorale per l'elezione diretta del sindaco, l'altra invece vede automaticamente candidati alla carica di sindaco tutti e venticinque i rappresentanti di quartiere, ognuno di loro esprime le proprie idee ed il proprio programma, individualmente, e si procede a votazione palese, i meno votati vengono accantonati, e si riprocede alla votazione dei rimanenti, fino ad ottere i due più votati, che saranno rispettivamente Sindaco e Vicesindaco.

    Il rappresentante di quartiere che ottiene il posto di sindaco perde la sua qualità di rappresentante di quartiere ed il suo posto lo ottiene il secondo in posizione.

    In questa maniera anche se avessi degli elettori pecora, e dei rappresentanti furbi, il loro peso specifico sarebbe minore... e senza spendere una lira.
    Venti persone si possono ritrovare tranquillamente da qualsiasi parte. Anche in casa di uno.

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  8. Sono d'accordo sull'esistenza dei serbatoi di voti, ma difficilmente possono essere legati al carisma o all'influenza di una persona sola.

    Mi spiego meglio. Esistono gruppi di interessi: commercianti, operai, impiegati, etc.
    Ognuno di questi gruppi costituisce un serbatoio di voti.
    È possibile che questi gruppi si riconoscono nella figura carismatica di un leader e che siano pronti a seguirlo, ma se il leader si fa da parte (per i motivi che ben sappiamo), è molto facile che quelli che erano pronti a votarlo non siano altrettanto pronti a votare un candidato da lui indicato.

    Per quanto riguarda il resto del discorso, è più o meno la mia idea di base. Cioè all'inizio anch'io sono partito da un'idea simile. Idea che per molti punti sta ancora in piedi. Per esempio l'idea di votazioni ad esclusione è a mio avviso necessaria. In pratica da un gruppo di 25 si passerebbe a un primo ballottaggio tra i cinque più votati e poi successivamente un ballottaggio tra i due più votati.

    Le dimensioni le ho studiate per tenere conto di alcuni parametri oggettivi. Se tu fai dei gruppi di venti elettori, molto probabilmente ti troveresti a votare con i tuoi vicini di casa. Il peso numerico delle famiglie potrebbe avere un ruolo determinante nell'elezione del rappresentante.

    In un'aula di dimensioni maggiori è difficile che una singola famiglia possa raccogliere intorno a se il consenso necessario per determinare l'elezione di un suo rappresentante sulla sola base del legame di parentela.

    Per ottenere l'elezione di un suo rappresentante deve guadagnarsi la maggioranza dei voti sul piano delle idee.

    Il fatto è che nel mio reale sistema, un comune ha delle dimensioni molto più ampie di 10.000 abitanti. Circa 200.000 abitanti.

    La struttura di 10.000 abitanti ho deciso di chiamarla in modo differente (Demo) per fare un omaggio a chi ha inventato la democrazia ed è una struttura che per moltissime funzioni si governa a democrazia diretta in modo da stimolare effettivamente la partecipazione attiva della gente alla nuova forma di governo.

    In questa struttura mi sono immaginato 25 sezioni che votano a doppia maggioranza. Per ottenere l'approvazione di determinati provvedimenti (non tutti ovviamente) è necessaria sia la maggioranza delle sezioni (quindi almeno 13 sezioni su 25) e sia la maggioranza degli elettori in senso stretto (quinidi il 50%+1 degli elettori totali).

    400 persone è un numero né troppo grande e né troppo piccolo.

    A questa struttura da 10.000 persone ho aggiunto anche una struttura transterritoriale (se esiste questa parola) che mette insieme, per esempio nell'ambito di un comune, persone che provengono da diverse strutture (Demo).

    In questa seconda struttura le aule hanno una dimensione minore (200 persone).
    Queste due strutture interagiscono tra loro per determinare le strutture superiori (regioni, stati, unioni, sistemi stellari, repubbliche galattiche e chi più ne ha, più ne metta... ^___^), l'elezione delle cariche, i pesi e i contrappesi.

    Come vedi, dal concetto di sistema elettorale a costo zero, siamo arrivati per certi versi alle stesse conclusioni. E come ci siamo arrivati noi due a mio avviso ci possono arrivare tutti. ^___^

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  9. Hai ragione.

    Ma devo trovare un modo per smontarlo.

    Solo così uno può trovarne i punti deboli e se possibile eliminarli.

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  10. Beh, dopo dieci anni di ragionamenti quasi quotidiani ho messo il mio sistema a dura prova diverse volte, raffinandolo sempre di più.

    Comunque ogni suggerimento è ben accetto. ^____^

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  11. Splendido, questa è la strada. Complimenti a Roberto per l'impegno, evviva i Walter che fanno affinare le armi!

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