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giovedì 11 agosto 2011

Frustrazione...

La crisi dei debiti pubblici è alla fine scoppiata. Doveva accadere, sta accadendo.
Trovarsi qui, con una possibile soluzione per far ripartire l'economia, per fare in modo che le imprese riprendano a produrre, che l'occupazione salga e che ripartano i consumi ed essere allo stesso tempo una voce che parla nel deserto, incapace di farsi ascoltare dalle persone che contano è veramente frustrante.

I politici non hanno la più pallida idea di come uscire dalla crisi. In tutto il mondo, non solo in Italia.
Io invece sì. Ma io non conto nulla. Sono l'ultimo dei cittadini di questo pianeta. Una voce che parla nel deserto, dove ogni tanto passa qualcuno, probabilmente anche costui tra gli ultimi cittadini del mondo.

Ho scritto al capo dello stato un paio di settimane fa. Spero che possa servire a qualcosa, ma non mi faccio illusioni. Intanto il tempo passa e ogni giorno vanno in fumo centinaia di miliardi di euro in tutto il mondo.
Significa imprese che chiudono, persone che perdono il lavoro, famiglie in difficoltà...

E mentre la politica litiga su chi deve pagare la crisi, nessuno veramente pensa a come uscirne.
Perché quando la crisi vuoi farla pagare a qualcuno, vuol dire che non hai la più pallida idea di come invece invertire la rotta.
Patrimoniali, tagli delle pensioni.... qualcuno mi spiega come questo possa far RIPARTIRE l'economia invece di FRENARLA?

La verità è che chi detiene il potere e ha facolta di decidere, sta pensando soltanto a salvaguardare i propri interessi di bottega. Si aspetta che passi la tempesta e come al solito, faranno in modo che tutto cambi affinché nulla cambi...

Taglieranno il numero dei parlamentari, così faranno realizzare il sogno di Berlusconi di far votare solo i capigruppo. Eleggere un parlamentare diventerà un'impresa per i nuovi movimenti e tutto con il tacito consenso del popolo (o popollo?) che invece di fare il suo interesse, ovvero fare in modo che la politica diventi più accessibile a chiunque, indipendentemente dal reddito e dai gruppi d'interesse, fa in modo che la politica diventi meno accessibile, che a comandare siano sempre di meno e che costoro siano sempre di più condizionati dai gruppi d'interesse.

La furia cieca del popolo viene sempre usata dai demagoghi contro gli interessi del popolo stesso.
Ma quando la gente è in preda all'ira è impossibile farla ragionare.
Anche questo produce in me un senso di frustrazione.

Io ci ho provato e ci sto provando con questo blog a farvi capire che ci stanno ingannando, che la demagogia impera e che l'oligarchia diventa sempre più forte.
Il problema è che è impossibile parlare ai tifosi. Ci si può provare, ma nella maggioranza dei casi è tempo perso.