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mercoledì 15 giugno 2011

Sveglia al collo...

"Oh Bingo, bango, bongo stare bene sopra al congo, non mi muovo no, no! Oh Bingo, Bango, Bengo tante scuse ma non vengo io rimango qui. No buono scarpe strette, sigarette, treni e taxì ma con questa sveglia al collo... star bene qui!"

Così recitava una vecchia canzone cantata da De Sica....

Manovra fiscale --> ti taglio l'IRPEF e ti alzo l'IVA...

Ma davvero qualcuno pensa che noi cittadini abbiamo la sveglia al collo? O ci facciamo prendere il culo dagli specchietti luccicanti?

Ok, tagli l'aliquota dal 23% al 20% e questo vuol dire che ho da un minimo di 0 euro a un massimo di
450 euro in più da spendere l'anno, quindi da 0 a 37,5 euro in più da spendere al mese.
Ok, anche le piccole cifre sembrano niente ma pesano in economia specie se il volume complessivo degli acquisti è elevato.
In realtà bisogna considerare che i cittadini difficilmente spenderanno tutti i soldi in nuovi acquisti. Supponiamo che ne mettano da parte il 20% e quindi ogni mese spenderanno da 0 a 30 euro.

Ora però aumentando le tariffe dell'IVA dal 10% all'11% e dal 20% al 21% di fatto si gonfiano i prezzi e generalmente tende a far scendere i consumi anche se di poco. L'effetto complessivo però si traduce in un aumento d'inflazione e pertanto diminuisce il potere d'acquisto dei cittadini specie perché aumenta il prezzo della benzina e di conseguenza tutti i trasporti delle merci e quindi delle merci stesse.

Di quei 37,5 euro in più al mese dei quali ne consumerò soltanto 30, quanto verrà eroso dall'inflazione?
Bisogna stare attenti perché il rischio di manovre come queste che tendono a produrre PIL innescando l'inflazione come avveniva con la svalutazione è che poi provocano una risposta dura della BCE che potrebbe alzare i tassi d'interesse vanificando ogni effetto positivo.

Vale la pena fare una manovra che il cittadino percepirà già dall'inizio come un imbroglio e che non porterà alcun consenso?
Perché un conto sono i conti e un conto è il consenso.
Al cittadino se gli dici che gli tagli l'IRPEF e gli aumenti l'IVA gli viene da ridere, lo percepisce come un imbroglio.

Si ha l'impressione che con una mano ti danno i soldi e con l'altra se li riprendono. Non porterà alcun consenso.

Non è il momento di fare manovre fiscali questo. Tremonti lo sa bene. Quindi Berlusconi e Bossi farebbero bene a non rompergli l'anima perché non otterranno nessun consenso da tutto ciò.

2 commenti:

  1. Però c'è del metodo in questa follia...

    Far cadere il governo con questa manovra, far calare il consenso, far vincere poi la sinistra, che dovrà necessariamente pareggiare il bilancio, e quindi tasse su tasse...

    E quindi calo del consenso della sinistra, preparazione di un nuovo salvatore della patria, Giulietto Tremontino, che da sempre sta dando un colpo al cerchio e uno alla botte...

    piace un po' a tutti...

    ehh...

    come va tutto bene?

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  2. Dubito che Tremonti possa diventare il leader della coalizione di centrodestra e che riesca a farsi indicare dal popolo come candidato premier.

    Tremonti può essere solo un presidente del consiglio di transizione di un governo di larghe intese o di un governo tecnico appoggiato da tutti.

    E in ogni caso dubito che Tremonti accetterà di fare una manovra in deficit. Le ambizioni di Tremonti probabilmente sono rivolte in Europa e come hai visto la BCE ha già mandato un avviso.

    Probabile che se Berlusconi e Bossi (sempre se a Pontida non succede qualcosa) dovessero insistere, Tremonti si dimette da ministro.

    Per il resto a me va come al solito. Tu? Rientrato al lavoro?

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