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venerdì 1 giugno 2012

Criteri di selezione...

Se dovessi scegliere un criterio per selezionare delle persone come candidati politici alle elezioni, non mi baserei sul principio di onestà.
Sia chiaro, l'onestà è un valore, ma è un valore individuale che è continuamente messo alla prova. Il potere corrompe. Lusi era capo dei boyscout... si possono inserire nella lista persone sulle quali si metterebbe la mano sul fuoco sulla loro onestà e trovarsi la mano bruciata con probabilità quasi vicinia alla certezza.
Il criterio più importante invece è valutare quanto il candidato è legato alla realtà del paese. Per questo motivo comincerei a escludere tutte quelle persone che hanno una dichiarazione dei redditi superiori ai cinquantamila euro l'anno.
Non perché oltre i cinquantamila euro l'anno si perda il senso della realtà, ma perché si è già benestanti e si comincia a vedere il mondo sotto altre priorità.
Il secondo criterio è l'esclusione dalla lista di avvocati e giudici (la maggior parte dei quali già tagliati fuori dalla prima selezione). Il conflitto d'interesse tra queste professioni e il potere legislativo è il peggiore in assoluto. Peggiore perfino del conflitto d'interesse di Berlusconi, perché se è vero che Berlusconi può (poteva, potrebbe...) cambiarsi le leggi a suo favore, gli avvocati e i giudici sono praticamente in conflitto d'interesse solo per il fatto che una legge venga fatta indipendentemente (quasi) dal tipo di legge che viene fatta.
Il terzo criterio di selezione è l'esclusione dalla lista di chiunque creda a teorie del complotto strampalate, tipo scie chimiche, tipo lunacomplottisti, signoraggio o undicisettembrini. Posso accettare tutto ma non di avere nella lista delle persone che hanno deciso di mandare a puttane la loro intelligenza.
 
Voglio un parlamento fatto di precari, disoccupati, cassaintegrati, gente che ha il muto a venti anni o più, gente che fa la fila al supermercato, che fa la fila alla posta, che non va dal parrucchiere perché deve far mangiare i suoi figli, gente che ha i genitori malati in casa e che combatte con la burocrazia degli ospedali.
Che queste persone siano oneste o meno è secondario. Magari una volta in parlamento cercheranno di farsi i loro interessi come quelli che ci sono ora, solo che magari facendo i loro interessi finiscono per fare anche gli interessi dell'Italia, perché sono persone che vivono la realtà.

7 commenti:

  1. Eh... allora non abbiamo speranza...

    Sono le stesse parole che gli imprenditori dissero di B.
    SB è un imprenditore, è sicuro che farà i suoi interessi, ma i suoi interessi coincideranno con i nostri...

    Ahiahiahaiahi... le ultime parole famose...

    e cosi' ci ritroveremo noi.
    Illusi e mazziati...

    Tanto vale rinunciare alle elezioni. Non siamo maturi...
    Eleggiamo il parlamento per sorteggio, 60 milioni di candidati, 500 fra parlamentari e senatori, sarà fra di loro che individueranno delle maggioranze delle minoranze, che verrà fuori un governo...
    Magari rispettando anche la distribuzione della ricchezza da Dati istat...

    10% sopra 50000 euro
    80% fra 10000 e 49999 euro
    10% sotto 9999 euro

    (dati assolutamente inventati a casaccio)

    A questo punto ogni formula è uguale ad un altra...

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    1. C'è una differenza fondamentale tra gente che vive ogni giorno nella realtà quotidiana guadagnando il necessario per vivere o poco di più e l'imprenditore Silvio Berlusconi.

      Berlusconi vive in una realtà talmente agiata che non ha il problema di dover andare a fare la fila alla posta e non ha nemmeno il problema di andare a prenotare una TAC. Già, perché nonostante tutto, Berlusconi telefona al primario suo amico e gli si apre una corsia preferenziale che ai normali cittadini è preclusa.

      Ci vado io o ci vai tu in parlamento, quali interessi abbiamo? Lasciamo stare me, parliamo un attimo di te.
      Il tuo interesse privato per esempio è quello di fare in modo che tua figlia cresca, che possa studiare ed essere preparata per il mondo del lavoro e che un domani abbia l'accesso al lavoro e che si possa fare una famiglia.

      Berlusconi ha questi problemi? No. Il futuro economico dei suoi figli è già ampiamente assicurato.
      La figlia di Berlusconi, non avrà mai problemi di essere assunta a progetto.

      Vediamo un attimo le cose da un altro punto di vista. Per fare il tuo interesse privato, farai in modo di fare una legge che migliori il percorso formativo scolastico e lavorativo. Farai in modo che tua figlia non debba trovarsi a fare un lavoro precario. Farai in modo che il sistema sanitario sia migliore. Insomma il tuo interesse privato coincide guarda caso con quello di milioni di persone che vivono la tua stessa condizione.

      In parole povere, l'Italia ha bisogno di gente come Walter Loggetti e non di persone che hanno come massimo dramma della loro vita un'unghia spezzata o la caduta dei capelli, perché hanno già talmente tanti soldi che i loro bisogni primari sono già ampiamente soddisfatti.

      Certo, poi sta al Walter Loggetti parlamentare decidere se fare i propri interessi di cittadino oppure fregarsene, fare gli interessi dell'oligarchia e poi magari fare come Veltroni che i figli li ha mandati a studiare in una scuola privata (e chissà perché... gente che dice agli italiani di frequentare la scuola pubblica, ma non la fa fare ai figli...) e soprattutto all'estero.

      Come dicevo, l'onestà è qualcosa di assolutamente individuale che è costantemente messa alla prova.
      La sola buona volontà non è sufficiente. Ci vogliono valori molto forti e una forte fiducia che le proprie idee porteranno a un futuro migliore, per resistere ai tentativi di corruzione dell'oligarchia.

      Io comunque preferisco un parlamento di Walter Loggetti, persone che vivono ogni giorno i problemi della quotidianità, piuttosto che il parlamento delle oligarchie che impera dall'unità d'Italia...

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    2. Uhm... la corruzione è vista come un male, ma in certi casi è fisiologica.

      Pensa un po' a cosa viene paragonata la corruzione, al lubrificante.
      La macchina statale è vecchia e rugginosa, il lubrificante è necessario perché funzioni senza troppi scricchiolii...

      Cosa è successo? E perché si è inceppata?

      Perché come in ogni cosa, "il troppo stroppia", un macchinario deve essere costantemente lubrificato per poter funzionare, altrimenti gli ingranaggi producono attrito, e disperdono la loro energia in calore, ed inoltre senza lubrificante anche l'acciaio piu' duro si consuma.
      Che cosa succede se lubrifico?
      Gli ingranaggi fanno meno attrito, producono meno calore e lavorano meglio.
      Ma se lubrifico troppo?
      Se lubrifico troppo all'inizio non me ne accorgo, perché la macchina funziona egregiamente, solo che io continuo a lubrificare, il lubrificante inizia a colare dove non deve colare, si sporca, non viene consumato, e gli ingranaggi, oltre al lubrificante pulito, rimettono in circolo anche quello che si è sporcato, il lubrificante si fa piu' denso, si colora di scuro, polvere, scarti, sudicio entra nel circolo del lubrificante, la macchina comincia a girare peggio, dovrei fermarla, ripulire, ma invece continuo a lubrificare, la macchina ora gronda di morchia, una sostanza densa, che si raggruma, che raccoglie in se tutto lo sporco della macchina, gli ingranaggi si impastano, si sforzano, e io continuo ancora ancora ed ancora a lubrificare, fino a che qualche grosso grumo di morchia non decide di rimanere a contrasto fra gli ingranaggi... e li si blocca tutto. Lubrificando troppo ho ottenuto il solito risultato di non lubrificare...
      Ed anzi ho peggiorato la situazione, perché se il macchinario si è rotto per la non lubrificazione, una volta sostituito il pezzo rotto, non devo neanche ripulire...
      Se invece ho lubrificato troppo...
      Passerà molto tempo prima di che il macchinario riparta.
      E nel ripulire il macchinario, so che mi sporchero' non poco.
      Ma a volte per ripulire occorre sporcarsi non solo le mani.

      L'Italia, adesso come adesso, è nella situazione del macchinario troppo lubrificato.
      E per ripulire ci sarà da sporcarsi le mani...

      P.S.
      Cosa farei io come parlamentare?
      Annuserei l'aria vedrei dove tira il vento, non sono un eroe, non voglio esserlo, la sicurezza della mia famiglia prima di tutto.
      Comunque ho capito il tuo punto di vista.

      Sei troppo ottimista :D
      Probabilmente farei come il mio omonimo Veltroni.
      Mi sistemerei e sistemerei la mia famiglia, fino al decimo grado :P

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    3. La corruzione non lubrifica un cavolo, ma ho capito il tuo punto di vista.

      Bello il tuo discorso ma... francamente non sta in piedi. La macchina lubrificata si è rotta. Non vale la pena ripararla, meglio buttarla e usarne un altra, ripartire da zero.

      Sono troppo ottimista? Non è vero. Mio padre sta male, è tornato quasi un bambino da accudire. Ha due malattie. Una di tipo autoimmune e quindi è costretto a prendere degli immunosoppressori. L'altra un tumore dovuto a un virus. Questo tumore potrebbe guarire da solo se potesse sospendere gli immunosoppressori. Ma purtroppo mio padre non può. Facendo delle ricerche, trovo un farmaco che prendono le persone che fanno i trapianti. È un farmaco anti rigetto. Quindi è un immunosoppressore. Ma questo farmaco fa recedere la malattia tumorale. Peccato però che il farmaco è approvato solo per i trapiantati ai reni e al cuore.

      Sono tre anni che faccio vedere agli oncologi la possibilità di usare questo farmaco. Mi guardano come se fossi uno che vuole insegnare a loro il mestiere e ci dicono che non dobbiamo preoccuparci, che di questa malattia non si muore. Prima chemioterapia, niente, seconda, niente, farmaci biologici, niente, altri farmaci, niente, altra chemio, niente.

      Alla fine mio padre fa una chemio con il taxolo. Sembra funzionare, ma dopo un po' la malattia riprende vigore. Il farmaco è troppo tossico, non può ripeterlo. Ultima chemio, non solo non fa effetto, ma fa stare anche peggio mio padre. Risultato, i grandi oncologi del cazzo decidono di scaricare mio padre e affidarlo a un centro di cure palliative. Insomma, se ne sono lavate le mani e hanno deciso che preferiscono che mio padre muoia.

      Nel frattempo le ricerche su quel farmaco che io avevo fatto vedere agli oncologi sono andate avanti. A Tel Aviv una signora che aveva fatto le stesse cure di mio padre prende il farmaco, la donna non è trapiantata. In tre mesi la malattia recede completamente.

      Non ci siamo arresi. Abbiamo contattato un dottore professore universitario e mio padre gli ha fatto vedere la ricerca che io avevo fatto su quel farmaco.
      Il professore dice a mio padre che la mia ricerca era stata molto intelligente e che effettivamente era a conoscenza di questo farmaco. Per accedere al farmaco però serve l'approvazione da parte di una commissione che si riunisce una volta al mese.

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    4. Risultato? Bisogna sempre aspettare, credo che sia passato oltre un mese. Forse c'è stata l'approvazione, ma servono i contatti con la casa farmaceutica che lo produce, cazzo... bisogna ancora aspettare... e nel frattempo mio padre si sta gonfiando che pare l'omino Michelin.

      Burocrazia del cazzo! E ogni giorno che passa ho paura che sia l'ultimo che passo con mio padre.

      Caro Walter, non è che non accetto l'idea della morte, non accetto che si possa morire di burocrazia.
      Se mio padre dovesse usare il farmaco e non funzionasse, amen, ci metteremo l'anima in pace. La morte fa parte della vita... ma questo no...

      Come posso essere ottimista di qualcosa? Non lo sono. Ormai io non ci credo più. Al mondo vincono i cattivi perché i buoni non fanno un cazzo. Hanno paura dei cattivi.

      Io non sono un eroe. Ho paura come tutti. Ma per la miseria se lo voglio cambiare questo paese anche a costo di essere ammazzato, perché non voglio che quello che sta capitando a mio padre debba capitare ad altri.

      Caro Walter, il giorno in cui tu dovessi diventare parlamentare, ti ricorderai delle persone che ti hanno chiesto aiuto e che in te hanno riposto le loro speranze. Del resto conosci già il meccanismo. Sei un sindacalista. La gente viene da te perché ha fiducia nel tuo operato e scommette sul fatto che tu possa salvaguardare i loro diritti.
      Per diventare parlamentare dovrai conoscere persone con le loro storie, fatte tutte di disagio e sofferenza, come la storia che ti ho appena raccontato che riguarda mio padre.

      Sarai costretto a guardarti tutte le mattine allo specchio e c'è una differenza fondamentale tra te e Veltroni. Veltroni viene da una famiglia di persone abituate a far parte dell'oligarchia. Ci nascono con la faccia come il culo e ci si abituano al fatto.
      Le persone come te sono troppo per bene per abituarcisi. Se scegli di tradire le speranze di chi ti ha eletto per fare solo i tuoi interessi alla fine dovrai fare i conti con lo specchio e quello specchio finiresti per odiarlo.

      Ho scritto un papiro... era da tempo che non lo facevo, ma andavo a braccio e mi sono anche sfogato ma alla fine il concetto è che nonostante tutto, io per quel poco che ti conosco, sono pronto a scommettere che saresti un ottimo parlamentare.... ^_____^

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  2. Mi dispiace immensamente per la storia di tuo padre, ma mi offri il fianco sul mio discorso sulla corruzione.
    Lo ammetto non è tutta farina del mio sacco.
    Sono piu' o meno le parole del Principe Kheldar di Drasnia, detto anche Silk.
    Il vero nemico non è il male, a volte, ma la burocrazia, perché ti approvino il farmaco devi passare attraverso le forche caudine della commissione, NON conosci nessuno, e quindi in Italia sei solo un numero della fila.
    Sei prigioniero in quell'ingranaggio.
    Non hai molte strade "chiare" davanti. O fai diventare il tuo caso come un caso "mediatico" e ti fai rappresentare da qualcuno che possa coadiuvarti nella sua battaglia, magari qualcuno che già da un po' di tempo porta avanti una battaglia contro la burocrazia imperante di questo paese, o stai ad aspettare che questa benedetta commissione si riunisca... legga di questa ricerca, e decida comunque di non approvare il farmaco perché "ufficialmente" ha alcune questioni "etiche" che non andrebbero bene per noi (ma funziona! Si ma è fatto con le cellule xyz, quindi da noi non va bene), mentre in realtà quell'azienda che produce il farmaco è famosa per non dare "regali".
    Se a natale non fai nessun regalo a chi lavora per la PA, stai pur tranquillo che le tue pratiche rimangono li' ferme per qualche intoppo burocratico...

    Se invece passi al lato "oscuro", ti si aprono infinite possibilità, scopri i nomi di chi fa parte della commissione, e:

    1) Li puoi ricattare, li fotografi mentre incontrano Olga, noto transessuale, che tu hai pagato per fermarli e chiedergli l'ora, mentre fai delle foto, minacciando di renderle pubbliche e rovinarli. (Ma sono delle foto innocenti, mi chiedeva l'ora... Seee... come no, dicono tutti cosi'...)

    2)Li puoi invitare a cena, una cena di lavoro, mentre esponi direttamente loro il tuo caso, assicurandoti che nel loro piatto trovino ad ogni portata almeno una o due banconote da 500 euro...

    Non voglio spingerti a commettere reati, ma è purtroppo la fotografia di come funziona in Italia.
    http://www.youtube.com/watch?v=5pDp16g3ofc

    Incrocio le dita per tuo padre.

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    1. Caro Walter, conosco bene il meccanismo della corruzione, ma non era questo il punto. In ogni caso non posso permettermi né di corrompere e né di ricattare chiunque.

      Io un garage da far vedere non ce l'ho... comunque ti ringrazio per il sostegno a mio padre. ^__^

      Il punto è che se si vuole cambiare questo paese non ci si può solo lamentare che le cose non vanno. Bisogna fare qualcosa affinché le cose vadano a posto.

      Certo, possiamo sempre sperare che qualcuno le cambi al posto nostro, ma non è detto che delegando ad altri questo compito, poi costoro possano cambiare il mondo nel modo che a noi piace.

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