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sabato 22 gennaio 2011

Se questa è la politica...

Lo dirò chiaramente, dei festini di Berlusconi non me ne frega niente, nel senso che tolte le possibili ipotesi di reato, se uno in casa sua fa i festini orgiastici a me non importa alcunché.

La doppia moralità la lascio agli altri. Per me tutto ciò che non è vietato dalla legge è morale e legittimo.
Se uno vuol fare un festino con venti prostitute (maggiorenni, si intende...) e come si dice a Roma "Je regge la pompa", buon per lui. La legge non glielo impedisce.

A me francamente interessa di più misurare o meno la democraticità dello stato e risolvere i problemi quotidiani della gente.

Se gli italiani ritengono che Berlusconi ha perso tempo dietro le mignotte invece di risolvere i problemi dei cittadini, allora dovrebbero punirlo alle prossime elezioni. Così dovrebbe funzionare la democrazia.

La cosa più grave della vicenda Berlusconi, tolti i reati, non sono i festini, ma il fatto che facesse entrare a casa sua persone senza alcun controllo.
Uno dei principi base delle organizzazioni spionistiche è quello di sfruttare i punti deboli della possibile vittima.
Io sono sicuro che tra le "tante" ragazze che si agiravano per la villa del premier ci fossero anche delle spie internazionali, perché è nella logica delle cose, non perché ne abbia le prove.

Ma voi ve lo immaginate Obama che affida il suo servizio di sicurezza e la sua "lista ospiti" a Lele Mora permettendo a chiunque di entrare?
Dovete sapere che una coppia di persone normali è effettivamente riuscita a varcare la soglia della Casa Bianca ed è arrivata a stringere perfino la mano al presidente.
Negli Stati Uniti è scoppiato il putiferio per questo episodio e il presidente ha cambiato i responsabili alla sua sicurezza.

Invece in Italia ci concentriamo sulle puttane, sulla libidine del premier e ci dimentichiamo che il presidente del consiglio è un'istituzione e non può permettere a chiunque di entrare nelle sue ville senza controlli.

Le critiche al presidente che fa "bunga bunga" sono oggettivamente ridicole e puzzano di moralismo bigotto.
Le critiche al presidente che trascura ampiamente la sua sicurezza e la sicurezza dell'Italia stessa invece sono del tutto legittime e giuste.

Io non lo so se Berlusconi nelle sue ville si porta dietro dei "segreti di stato". Io non lo so se nei suoi computer di casa ci possono essere segreti, ma immagino che ci siano comunque informazioni utili a qualsiasi spia.
Una di queste ragazze che entrasse a casa sua e addirittura rimanesse a "dormire" lì, potrebbe benissimo copiarsi tutti gli HD che trova, ricavando moltissime informazioni utili.

Gli esponenti del centrodestra fanno quadrato intorno al premier difendendo il presidente sul fronte giudiziario perché è evidente che la parte più debole di tutta la vicenda sono proprio le accuse di reato che sono difficilmente dimostrabili.
Sulla sicurezza del premier e dello stato nessuno ovviamente parla anche perché perfino all'opposizione interessa di più la questione "pruriginosa" della vicenda.
Non parliamo poi dei giornali. Del resto in un paese dove ci sono 38 o più riviste di gossip nelle nostre edicole è normale che la libidine faccia vendere di più copie della sicurezza dello stato.

Questa è una mia opinione, ma secondo me una nazione che dà più peso a ciò che accade sopra e sotto le lenzuola rispetto ai problemi di sicurezza è una nazione che ha dei seri problemi.
Dovremmo tutti farci un esame di coscienza, smettere di leggere gossip e usare meglio la nostra intelligenza.
Obiettivamente, dare peso a problemi di gossip vuol dire sprecare l'intelligenza.

In questa situazione l'opposizione cosa fa? Quelli del terzo polo o polo della nazione, insomma Casini & Co, giustamente si defilano. Se prima c'erano possibilità di allargamento della maggioranza seppur con appoggio esterno, ora non ci sono più.
Per il polo della nazione quindi, se non si può fare un governo senza Berlusconi, meglio le elezioni.
Sostenere Berlusconi anche con un appoggio esterno sarebbe allo stato attuale delle cose inopportuno.

Ma l'apoteosi del ridicolo qual è? Bersani che chiede 10 milioni di firme per far dimettere Berlusconi da presidente del consiglio.

Caro Bersani, che senso ha chiedere 10 milioni di firme per far dimettere Berlusconi? Ma ti rendi conto di essere RIDICOLO? Piuttosto CHIEDI LE ELEZIONI e vatteli a conquistare 10 MILIONI DI VOTI...
Me lo spieghi a che servono 10 milioni di firme? A permetterti di fare i giochi di palazzo senza chiedere le elezioni?

È questa la politica in cui credete, cari concittadini?
Sono questi i vostri punti di riferimento?

A questi politici dei vostri problemi, della crisi economica, della disoccupazione, dell'inflazione, dei servizi che dovrebbero erogare come stato, non interessa alcunché.
Questi si muovono solo secondo convenienza "elettorale" per questioni di potere.
Non sono ispirati da alcun principio politico. Non hanno alcuna visione del futuro. Non credono affatto a una società migliore di questa (per noi cittadini, ovviamente, non per loro...).

Io al posto vostro me ne ricorderei quando sarà il momento di votare e non ne salverei uno, senza alcuna pietà.
Tra un Berlusconi che fa i festini con le mignotte fregandosene della sicurezza e un Bersani che chiede le firme invece dei voti, per poter fare chissà quale gioco di palazzo, che differenza volete che ci passi?

Ritenete i due comportamenti intelligenti e misurati?

Io lo dico da tempo che questa ormai non è più una democrazia ma un'oligarchia.
E le oligarchie vanno abbattute. Non si sceglie una parte dell'oligarchia. La si rigetta totalmente.
Mandiamoli tutti a casa.

3 commenti:

  1. Sempre lucido. Come al solito :-)
    Si

    hai centrato perfettamente il problema.

    Dal mio punto di vista B. si puo' ingroppare chi vuole.

    Ma il problema è proprio quello della sicurezza.

    Bersani dimostra di non aver capito un cazzo... oppure di aver capito troppo.

    TUTTI HANNO UNA PAURA FOTTUTA DELLE ELEZIONI.

    NE HA PAURA IL PD: Che cerca in tutti i modi di dare la "spallata" al nano, ma non troppo, che deve cascare solo lui... e mettere Tremonti al suo posto.

    NE HA PAURA LA LEGA: checché ne dica, alla lega preme il federalismo, se B. cade in malo modo, si potrebbe dover andare alle elezioni, e vedrebbe ancora una volta il federalismo allontanarsi...

    NE HA PAURA IL PDL: perché moltissimi sanno che non saranno rieletti...

    Forse l'unico che non ne ha paura è proprio B. perché come al solito otterrà ancora la vittoria...

    magari aumenteranno gli astenuti...

    Ma bisognerebbe NON votare in massa... e questa la vedo dura... :-)

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  2. Ho paura che votare o non votare oggi sia totalmente inutile.

    Qui l'unica cosa è la disubbedienza civile. Qui ci vorrebbe la convocazione di uno sciopero collettivo globale con la gente che smette di lavorare finché non si dimettono tutti i politici e si va al voto con la totale assenza nelle liste politiche di persone che siano state elette anche una sola volta in un qualsiasi parlamento, nazionale, europeo, regionale, provinciale o comunale che sia.

    Ma queste elezioni dovrebbero essere "globali", non solo a livello nazionale, ma appunto comunale, provinciale, regionale e anche europeo.

    DEVONO SPARIRE TUTTI!!!

    La sovranità appartiene al popolo dice la costituzione. È tempo di esercitarla.

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  3. Bhe Robè... abbiamo la pancia ancora troppo piena...

    nonostante ci sia già adesso qualcuno che sta male... ma sono ancora troppo pochi e non fanno massa critica...

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