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martedì 15 marzo 2011

Il coraggio di essere uomini...

Tutti noi abbiamo visto scatenarsi l'apocalisse sul Giappone in questi giorni. Prima il terremoto, poi lo tsunami e adesso i problemi ai reattori delle centrali nucleari.

Quello che ha colpito tutti è la grande dignità del popolo giapponese, di persone che nella tragedia continua a mantenere una disciplina invidiabile. Se la cosa fosse successa in Italia non mi avrebbero meravigliato scene di isteria, rabbia e protesta.

Invece i giapponesi mantengono quella lucidità mentale che permette sicuramente di affrontare la situazione con maggiore calma e forse anche con tempi più celeri. Le polemiche in questi casi, rallentano il processo di ricostruzione.

Ma quello che più mi colpisce di questo popolo e molti forse non saranno d'accordo con me è che hanno il coraggio di essere uomini.

Un detto degli antichi romani diceva "timidi mater non flet" ovvero "la madre del codardo non piange". Questo detto si riferisce a chi fugge invece di scendere in battaglia.
Questo detto non si applica solo alla guerra e alle questioni militari, ma è un atteggiamento di fondo di chi, di fronte al pericolo fa vincere sempre la paura.

I giapponesi hanno subito due bombe atomiche e hanno scelto di costruire 18 centrali nucleari con 55 reattori per fornire energia al loro paese. E alcuni dei giapponesi che ho sentito intervistare hanno detto che si dicono sicuri che il Giappone continuerà a usare l'energia atomica.

Noi siamo uomini. Siamo esseri intelligenti fatti per sfidare noi stessi e la natura. Se rinunciamo alla nostra natura che è intrinsecamente pericolosa per essere sicuri di sopravvivere allora ci comportiamo da codardi. Fuggiamo dalla battaglia dell'esistenza in quanto uomini.

In Italia per ogni più piccola cosa che si fa si sollevano polemiche incredibili. Questo no, quello per carità, niente TAV, il ponte sullo stretto è una follia, le centrali atomiche assolutamente no.

Mi vengono in mente gli astronauti che per andare nello spazio sono praticamente seduti su una bomba. Se un qualsiasi governo italiano decidesse di costruire navette spaziali mi immagino la polemica di quelli che protesteranno per evitare che ciò venga fatto perché le navette spaziali sono pericolose.

Mi viene in mente la missione lunare dove per più del 50% dei casi gli astronauti si trovarono ad affrontare situazioni in cui o la procedura funzionava oppure gli astronauti erano morti.

Qualsiasi cosa si fa in Italia spunta sempre fuori un referendum in cui qualcuno si chiede se sia giusto spendere soldi e mettere in pericolo la salute della gente.
La mia risposta è che è GIUSTO!
Ed è giusto perché siamo uomini, destinati a sfide di intelligenza, non siamo larve che hanno come unico scopo della vita quello di sopravvivere.

In Giappone, terra di terremoti potentissimi, hanno costruito ponti che collegano le varie isole. Non sono scemi. Sono uomini coraggiosi. Convinti che con l'ingegno si possano costruire strutture capaci di resistere ai terremoti.
Ovviamente questa è una battaglia. Il nostro ingegno contro le sfide che la natura ci propone. E in tutte le battaglie c'è qualcuno che muore e delle madri che piangono per i loro figli caduti.

Fa parte della natura umana sfidare la natura. Se ci priviamo di questa sfida che cosa siamo? Cosa ci differenzia rispetto agli altri animali se ci priviamo di questo?

Le sfide che noi come uomini affrontiamo spesso sono pericolose, ma dobbiamo avere il coraggio di portarle avanti perché è da questo che nasce il nostro benessere, perché è questo che fa evolvere la nostra civiltà.

E allora onore ai giapponesi che il coraggio di essere uomini hanno dimostrato di avercelo e spero tanto che prima o poi anche in Italia questa mentalità divenga prevalente.
Mi piacerebbe che queste riflessioni raggiungessero il maggior numero di persone possibile in modo che ognuno si possa fare un esame di coscienza, ma per il momento mi accontento di far riflettere i pochi lettori del mio blog.

10 commenti:

  1. Roberto, sono sempre stato e a maggior ragione adesso contro il nucleare, specialmente in Italia.

    1)Il problema maggiore del Nucleare sono le scorie, nessuno a distanza di 60 anni ancora sa cosa farsene e come smaltirle le scorie nucleari.
    La cosa migliore che hanno saputo fare è metterle sotto il tappeto...

    Nasconderle agli occhi stoccarle in bunker sotterranei...
    ma i bidoni in cui sono stoccate non sono eterni...

    2)Sono contro il nucleare in Italia.
    Non perché soffro della sindrome Nimby, ma perché conosco la natura italiana...

    Perché sostanzialmente chi ci lucrerà sul nucleare in Italia saranno i soliti banditi che durante il terremoto dell'Aquila gli veniva da ridere con i lucciconi agli occhi a forma di € pensando a quanto avrebbero potuto incassare dalla ricostruzione... e fanculo ai morti...

    mors tua vita mea...

    Finché in Italia gli affari saranno in mano alle cosche della camorra della mafia della 'ndrangheta, fin quando ci saranno i furbetti del quartierino che mischiano la sabbia al cemento per poter guadagnare di più...

    Se fosse venuto un terremoto in Italia come quello avvenuto nel Giappone, nemmeno una casa, un palazzo sarebbe rimasto in piedi...

    i morti sarebbero stati milioni...
    questo perche' nonostante i grandi paroloni, le leggi, le controleggi e sarcazzi varii, praticamente chi doveva controllare ha intascato, e chi doveva fare ha accumulato...

    Ma se le mafie hanno lucrato e speculato su alcuni impianti eolici creando delle vere e proprie cattedrali nel deserto...

    Vuoi che non pensino ad entrare nell'affare Nucleare?

    Non siamo giapponesi, il nostro senso dell'onore molto labile non è equiparabile al loro, cerchiamo sempre l'intrallazzo, la via più facile, il Lato Oscuro...

    Il dolore per il giapponese è un fatto privato, da non esternare, per questo, e non solo, sanno mantenere la loro dignità.

    Creiamo degli Italiani nuovi e finalmente potremo essere al passo con gli altri popoli o superarli addirittura...

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  2. Ciao Walter.

    Come ho già risposto sul blog di Licia Troisi il problema dello smaltimento delle scorie nucleari ce l'hai anche senza le centrali atomiche a causa della medicina nucleare che utilizza isotopi radiattivi dell gallio, del tecnezio, dell' iodio, dell'indio, del tallio, eccetera.

    Lo smaltimento delle scorie nucleari, di qualunque origine non spetta alle aziende private ma allo stato per ovvie ragioni di sicurezza.
    Se questa roba finisce in mano alla camorra è come se finisse in mano ad Al Qaeda. La possibilità di una bomba sporca è elevata.
    I siti di smaltimento delle scorie nucleari sono protetti dall'esercito.

    Per quanto riguarda la costruzione delle centrali nucleari, faccio presente che esiste un comitato di sicurezza internazionale che fa verifiche e ispezioni, quindi la probabilità che una centrale atomica venga costruita alla "cazzo di cane" per lucrarci sopra è praticamente pari a zero.

    Nel 1987 avevo 15 anni e avevo una centrale atomica a Latina a 70 chilometri da Roma e una centrale in costruzione a Montalto di Castro a 110 chilometri di distanza. Ma in linea d'aria sono ancora più vicine.
    Ho fatto di tutto per convincere i miei genitori che non potevamo rinunciare all'energia atomica. Se avessi potuto votare avrei votato sì al nucleare, ma purtroppo la paura di Chernobyl è stata troppo forte.
    Non passa giorno senza che io ricordi ai miei genitori che per colpa di quella scelta compriamo energia atomica da francesi che GIUSTAMENTE ci considerano degli enormi COGLIONI visto che c'hanno piazzato un bel numero di centrali atomiche proprio sul confine.

    Se sei contrario al nucleare per una questione di scorie allora dovresti proporre anche un referendum per eliminare la medicina nucleare dal suolo italiano. Per coerenza, mica per altro.

    Le industrie hanno bisogno di centrali che producano energia h24.
    Per adesso è bello riempirsi la bocca di solare ed eolico, ma se non tira vento che facciamo? Puntiamo tutti il culo verso la pala eolica e la facciamo girare a scuregge? ^___^
    La mia fantasia non riesce a concepire come far andare i pannelli fotovoltaici durante la notte...

    Ovviamente ci stanno lavorando. Pensa che la Cina sta investendo miliardi di euro in ricerca su questa roba, ma lo stato dell'arte è quello che è e non perché qualcuno vuole fare un favore ai petrolieri. In Cina non c'è petrolio e non ci sono petrolieri da accontentare.

    Geotermico e idroelettrico non si possono costruire ovunque, senza contare che l'Italia non ha più posti dove costruire centrali idroelettriche senza cambiare la geografia di qualche regione.

    L'impatto ambientale di determinate distese di pale eoliche o di centrali che vanno a sfruttare le maree o le onde del mare dovrebbero essere valutate anche per il costo che hanno.

    Questa roba al momento fa pagare l'energia molto di più di quanto costerebbe con i combustibili fossili e con il nucleare.

    Se la scelta si propone tra nucleare e combustibili fossili con le altre fonti a fare da supporto, soprattutto per le abitazioni, allora rinunciare al nucleare significa mettersi nelle mani di Gheddafi e baciargliele.

    Preferisco il nucleare...

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  3. E' chiaro che non sono contro la medicina nucleare, ma anche li le scorie hanno trovato il modo di metterle a cavolo di cane...

    C'era una puntata di report in cui facevano vedere delle scorie radioattive ospedaliere stoccate alla meno peggio in una casa nel centro di un paesino...

    Il problema, come al solito, sono gli Italiani.
    Se fossimo giapponesi non esiterei ad essere a favore del nucleare, perché conoscendo l'organizzazione del popolo e l'onorabilità delle sue istituzioni, non avrei dubbi sulla buona fede delle persone...

    Qui in Italia invece siamo capaci di trasformare in affare tutto ciò che tocchiamo...

    Nucleare in Italia?

    Prima cambiamo gli Italiani...

    Poi se ne riparla...

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  4. Gli italiani si cambiano proprio iniziando a ragionare e a comportarsi come i giapponesi.

    Altrimenti è troppo facile... non si fa mai niente perché "è sempre colpa di qualcuno..."

    Io cerco di realizzare le cose e i principi in cui credo. Me ne frega assai se gli italiani sono fatti a "gancio", io cerco di realizzare quello che è meglio, almeno dal mio punto di vista, per l'Italia e per il mondo...

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  5. Ma io non dico di non fare niente...
    Secondo me quello che c'è da fare è per ogni famiglia raggiungere l'indipendenza energetica...

    Più case ci saranno che non graveranno sulla rete energetica nazionale, più la rete energetica nazionale ne gioverà...

    Non ne gioveranno però le casse...

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  6. Walter, parliamoci chiaro. Se per me fosse conveniente installare i pannelli solari o la pala eolica in casa, sarei il primo a farlo.

    Purtroppo le cose non stanno così. I pannelli hanno un costo non irrilevante. Producono energia solo in alcune fascie orarie della giornata e solo quando ci sono condizioni ottimali, quindi comunque ho bisogno di rimanere attaccato alla rete.

    Facendosi i conti, senza contributi dello stato, non ho alcuna convenienza a installarli perché nel lungo periodo finisco per pagare molto di più di quanto mi costerebbe rimanere attaccato alla rete e basta.
    Se fossi ricco, me ne potrei fregare e potrei installarli lo stesso. Siccome però non c'ho una lira preferisco pagare meno e non installarli.

    Da queste considerazioni mi pare evidente che l'indipendenza energetica delle famiglie dalla rete elettrica sia poco probabile.

    O mi si dimostra come può ogni famiglia raggiungere l'indipendenza energetica dalla rete (e quindi in sostanza come possa pagare di meno...) oppure stiamo parlando del nulla.

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  7. Maledetto blogspot... mi si è mangiato un commento...

    uff...

    Proviamo con la short version :-P

    Il problema è che non mi fido delle cricche di affaristi italiani...

    Se il gruppo dirigente e di controllo fosse interamente giapponese o cinese, o americano o golgafrinchano potrei anche fidarmi...

    ma di questa nostra classe dirigente...

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  8. Walter, la centrale atomica di Latina ce l'avevo a 80 - 75 km circa in linea d'aria dal momento che ho sempre vissuto a Roma nord.

    Il parlamento si può trovare al massimo a 75 - 70 Km di distanza.
    La centrale è stata in funzione dal 1964 al 1987.

    Ora, vorrei sapere a quale imbecille può venire in mente di "speculare" sulla costruzione di una centrale nucleare che si trova a pochi chilometri da dove vive...

    Questo senza trascurare il piccolo dettaglio delle ispezioni internazionali agli impianti. Perché se esplode una centrale in Italia interessa anche i francesi, gli svizzeri, gli austriaci e il resto d'Europa e del mondo.

    Ci fosse anche una maledetta cricca di affaristi in Italia, sono pronto a scommettere che le centrali le farebbero a regola d'arte.

    Dico questo per un semplice motivo. Oggi Daniela Santanché a ipotizzato la possibilità di ricostruire le centrali lì dove c'erano.

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  9. Mah...
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/16/carte-truccate-e-fughe-radioattive-greenpeace-svela-la-vera-storia-di-tepco/98005/

    Vedi...
    Il tuo ragionamento filerebbe anche...
    purtroppo chi tira le fila se ne sta al sicuro... e stai tranquillo che se ne fregherebbero dei controlli internazionali e compagnia bella...

    Da altre parti hanno le Erin Brokovich... qui da noi?

    Qui da noi il malaffare regna sovrano... se invece di esserci cemento e basta nelle colate che servono per contenere il nocciolo del reattore nucleare, ci mettono anche la sabbia... bhe... magari a prima vista passa l'esame internazionale... e poi al primo sgrollone succede il patatrac...

    Non riusciamo a finire un'autostrada come la Salerno Reggio Calabria... da quanto?

    E le centrali nucleari?

    Probabilmente la mafia ha bisogno di nuovi piloni per farci sparire la gente...

    E' come vederlo... anni ed anni per iniziare a costruirle, lavori portati avanti in eterno... oh... probabilmente è una versione neokeynesiana dello scavare buche per poi riempirle di nuovo...

    Costruiamo le centrali nucleari... poi chissenefrega se non entreranno mai in funzione... l'importante e' che la gente ci lavori...

    Detta cosi' non sarebbe male come idea...

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  10. Se c'è una cosa che quell'articolo dimostra è che i controlli internazionali funzionano e che nononstante le riluttanze della Tepco, non possono evitarli.

    Tanto è vero che già una volta il presidente e l'amministratore delegato di quell'azienda sono stati costretti alle dimissioni per aver mentito.

    Quanto al malaffare in Italia io sono dell'idea che se continuiamo a ragionare nei termini in cui siccome c'è la mafia, la camorra, le cricche, allora è meglio NON FARE NIENTE, allora nel nostro paese l'abbiamo data vinta alla mafia, alla camorra e alle cricche.

    La centrale serve? Sì. La facciamo? No.
    Il ponte serve? Sì. La facciamo? No.
    La TAV serve? Sì. La facciamo? No, ma se la fate altrove forse...
    La Salerno - Reggio Calabria serve? Sì. La facciamo? Per adesso ci mangiamo, poi si vedrà...
    Le scuole servono? Sì. Le costruiamo? No. Ma magari con qualche pilone in meno se ne può discutere...

    Ecco, io non mi arrendo.

    La centrale va costruita? Sì. La facciamo? Sì, a costo di affidarne la costruzione a un consorzio internazionale in cui non è presente nemmeno un italiano e far sovraintendere ai lavori un'altra commissione presieduta da esponenti delle agenzie internazionli e di membri nominati dai governi delle nazioni nel raggio di 3000 Km dalla centrale che vadano a controllare tutti i materiali e perfino come viene fatto il cemento.

    Si può fare? Sì. Si deve fare? A tutti i costi!

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