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giovedì 16 dicembre 2010

Eccola lì la giustizia italiana...

20 milioni di euro.

Sapete quanti sono? Ne avete veramente un'idea?

A tanto ammontano i danni che dei CRIMINALI hanno fatto a Roma per manifestare la loro IDIOZIA.

Sapete chi li paga quei 20 milioni? Gli italiani e in particolare i romani con le tasse.
E io mi sono veramente stufato che degli IDIOTI facciano manifestazioni per comportarsi da CRIMINALI.

Ma perché le manifestazioni invece di farle tutte a Roma non le andate a fare sul TERMINILLO o sulle DOLOMITI sulla neve? Vi si calmerebbero i bollenti spiriti...

23 persone arrestate. Tutti scarcerati...

Eccola lì la giustizia italiana!
Si dovrebbe fare una legge in cui si obbligano i giudici della capitale a parcheggiare le loro automobili lungo il percorso dei cortei, in particolar modo nei "punti caldi".

Come diceva Alberto Sordi: "Se la giustizia non può essere uguale per tutti, che almeno lo sia l'ingiustizia".

Da domani tutti si sentiranno autorizzati a DISTRUGGERE ROMA come meglio gli aggrada perché il segnale che dei GIUDICI, che stanno lì solo grazie a un CONCORSO PUBBLICO, hanno dato è che SI PUO' FARE che tanto poi TI MANDANO A CASA...

Andatevene un po' a fanculo da un'altra parte... LASCIATE ROMA AI ROMANI, il cui intero centro storico è PATRIMONIO MONDIALE DELL'UMANITA' e fate le vostre CAZZO DI MANIFESTAZIONI DI IMBECILLITA' TOTALE DA UN'ALTRA PARTE!!!!

12 commenti:

  1. Uhm...
    Prima di gridare allo scandalo vorrei sapere perché sono stati rilasciati.

    Condanno fermamente chi ha danneggiato, ma probabilmente quei ragazzi non erano i danneggiatori, ma semplici partecipanti alla manifestazione.
    Probabilmente chi è stato rilasciato è perché non aveva danneggiato proprio niente, probabilmente erano quei ragazzi che ormai a terra venivano presi a calci, oppure trascinati e presi a calci.

    C'è chi parla di infiltrati, gli studenti ad anno zero hanno detto o fatto capire che non si tratta di infiltrati, che nessuno per due anni li ha cagati di striscio, che l'Unico modo per farsi sentire per farsi ascoltare è stato quello di alzare i toni.

    E' un onda Roberto, è un onda che si sta alzando contro i Soliti Ignoti, gli studenti universitari inglesi che se la prendono contro l'auto del Principe Carlo, con il Principe Carlo a bordo, gli studenti universitari italiani che non condannano apertamente l'accaduto a Roma.

    Probabilmente pero' chi è stato rilasciato, dicevo prima, materialmente con le violenze non c'entra niente.

    Sono stati quelli più facili da prendere. Come a Genova alla scuola Diaz.
    Dove c'erano quei pericolosi membri dei Black Block (LOL amaro) che dormivano beatamente, con tanto di molotov (fornite dalla polizia).

    Ripeto, condanno la violenza.

    Ma la capisco.
    Abbiamo un governo CRIMINALE, che non sente ragioni, che dice che tutto va bene.

    NON VA TUTTO BENE.
    E questo, temo, sia solo l'inizio.

    Che la gente è arrabbiata, te lo ricordi lo dicevo qualche tempo fa?

    Questo è il risultato della gente arrabbiata.
    La gente arrabbiata non ragiona.

    Né con la pancia, né con il cervello.

    La gente arrabbiata o la si dirige o la si contrasta. Con violenza.

    A Bava Beccaris diedero la medaglia per aver cannoneggiato sulla folla insorta.

    Al prossimo cosa daranno?

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  2. Walter, tutti i fermi sono stati convalidati.

    Che significa questo? Che è stato riconosciuto che quei ragazzi non erano lì a manifestare pacificamente. Altrimenti non convalidi il fermo.

    Che poi non siano loro i "maggiori responsabili" è un fatto secondario. Sono stati fermati perché "partecipavano attivamente" ai disordini.

    Prima delle "ragioni" degli studenti, dobbiamo guardare alle "ragioni" della legge.
    Si mettono in galera, con la scusa della "reiterazione del reato" persone sulle quali c'è solo l'IPOTESI del reato, spesso senza riscontri oggettivi, e non si trattiene in galera le persone che vengono prese in FLAGRANZA di reato?

    Eccola la giustizia italiana. Poi possiamo discutere delle ragioni, IDIOTE, degli studenti in piazza.

    Mercoledì c'è l'ennesima manifestazione a Roma.
    La capitale d'Italia dovrebbero spostarla nel luogo più inaccessibile e con il clima più estremo possibile per rendere la vita difficile a questi IMBECILLI, che vanno a manifestare "pacificamente" con PALE, PICCONI, SAMPIETRINI, BASTONI, CASCHI (tutta roba che notoriamente si trova a portata di mano ovunque vai...).
    Perché io da romano mi sono rotto veramente le palle di vedere gente incapace di ragionare e che viene a DEVASTARE la mia città che è PATRIMONIO MONDIALE.

    Per gli "studenti", "essere ascoltati" vuol dire "SI DEVE FARE QUELLO CHE DICIAMO NOI, SENZA SE E SENZA MA". Non vuol dire accettare la democrazia. Democrazia è innanzitutto accettare il fatto che la maggioranza ha il diritto di FARE IN MODO CONTRARIO A QUELLO CHE PENSIAMO NOI.

    È troppo facile accettare la democrazia quando la maggioranza sta dalla nostra parte.
    Questa riforma dell'università poi è stata votata da una maggioranza più ampia di quella che aveva il governo e credo che sarà così anche al senato.

    Come ho sempre detto, quando a vincere è la violenza, io mi sento sconfitto. Viene sconfitta l'idea di Gandhi. Viene sconfitta in realtà proprio la RAGIONE.

    Il giorno prima i polizitti erano lì a manifestare perché per 1270 euro al mese non hanno nemmeno le attrezzature per difendersi dalle botte (e stiamo pure a parlare di infiltrati...).
    E allora, visto che c'è il malcontento e un'onda che sale, probabilmente ai poliziotti conveniva far passare tranquillamente i "pacifici manifestanti" e farli andare dentro i palazzi, così avrebbero fatto un bagno di sangue dei parlamentari.

    Ma il senso dello stato sta anche nel difendere le istituzioni anche quando si vorrebbe tanto che qualcuno li prendesse veramente a bastonate.

    Per questo ritengo GRAVE il fatto che dei magistrati abbiano, con leggerezza, sottovalutato il fenomeno e non abbiano invece mandato un segnale ben preciso ai manifestanti.
    Il segnale inequivocabile è SI POSSONO PICCHIARE I POLIZIOTTI, SI PUO' MANIFESTARE IN MODO VIOLENTO, SI PUO' ANCHE TENTARE UN COLPO DI STATO, TANTO SE TI ARRESTANO IL GIORNO DOPO STAI A CASA.

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  3. > Ma il senso dello stato sta anche nel difendere > le istituzioni anche quando si vorrebbe tanto
    > che qualcuno li prendesse veramente a bastonate.
    >

    Verissimo, pero' non credo che i giudici si siano divertiti a rimetterli in libertà, sono tutti giudici comunisti e rivoluzionari?

    Credo che la vicenda sia un po' più complessa di come sembra.

    Per quanto riguarda lo spostamento della capitale da Roma a una qualsiasi città sperduta fra le montagne, potrei anche essere d'accordo.

    Ma già si dice che i politici son distanti dal popolo, distanziarli anche fisicamente sarebbe come un enfatizzare questa distanza.

    E intanto Gasparri parla di arresti preventivi...

    Yahoo!!!

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  4. La verità è che a parlare è uno che pensa che non possa esistere altra capitale al mondo che Roma... la mia è esasperazione.

    Quando vedo la gente buttare al cesso la ragione e distruggere...
    Non siamo scimmie o leoni, siamo esseri umani. Che ce l'abbiamo a fare la ragione?

    Per quanto riguarda i giudici... il problema non è se sono comunisti e rivoluzionari...

    Il problema è che i magistrati di questo paese sono proprio scollegati dalla realtà e sono l'istituzione con il più basso indice di gradimento da parte degli italiani.

    Sarà anche per colpa delle "leggi", ma noi abbiamo una magistratura che è piuttosto libera di interpretarle con ampia discrezionalità e ci troviamo in un Paese al contrario in cui non esiste il garantismo per chi è imputato e che è esageratamente garantista con chi è stato preso in flagranza di reato oppure condannato.

    Solo così si spiegano cose come gli arresti domiciliari a uno che ha tentato di uccidere la ragazza con 14 coltellate (e che poi ha finito il lavoro, grazie al giudice, con altre 66 coltellate).
    E questo non è un caso isolato. Hanno perfino dato gli arresti domiciliari a un tizio che ha tentato di uccidere la moglie e il domicilio era dove viveva la moglie.
    Hanno scarcerato pedofili che nemmeno erano stati sottoposti a terapia dagli psicologi e che sono tornati a commettere i loro reati.

    Questo è un paese al contrario perché è forse l'unico al mondo in cui i magistrati non devono rispondere a nessuno del loro operato.
    Il magistrato che ha indagato con molta superficialità sul caso Tortora, che ha basato tutta la sua accusa sulle dichiarazioni di un pentito inaffidabile e senza cercare ulteriori riscontri è stato promosso.

    Questa è la magistratura italiana.
    Questo è il problema reale, non se sono comunisti o rivoluzionari.

    Poi, siccome siamo in Italia, chiunque attacca l'operato della magistratura viene visto come pro-berlusconiano a priori e di conseguenza chi difende la magistratura viene visto come anti-berlusconiano.
    Non riusciamo proprio a uscire da questo meccanismo perverso e irreale?

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  5. Capisco e comprendo la tua esasperazione, e si son convinto pure io che Roma deve essere capitale. Ma il bello/brutto di vivere nella capitale, è che inevitabilmente sei al centro dell'azione.
    I manifestanti non vanno a Monghidoro per manifestare contro il governo "romano".

    Che la giustizia in Italia sia da riformare ne sono ben consapevole, che non si riesca mai a fare la cosa giusta però è un altro paio di maniche.
    (No Bersani non parlavo con te... continua a rimboccartele)

    Credo che il problema sostanziale sia la "melassa" che ci circonda.
    Berlusconi è un problema ma paradossalmente non è IL problema.
    IL problema è che in ognuno di noi vive un piccolo Berlusconi. E spesso è lui che parla al posto nostro (bella scusa vero? La si può utilizzare quando diciamo una sesquipedale cazzata, la colpa non è mia ma del Piccolo Nano dentro di me)

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  6. Esistono due modi per cambiare il mondo.

    1) Attraverso l'imposizione della forza.
    2) Attraverso la ragione.

    La prima strada è di gran lunga la più facile, ma è anche quella che spesso sostituisce un tiranno con uno peggiore.

    La seconda strada è quella più difficile, ma è l'unica che permette un cambiamento reale e duraturo.

    Berlusconi non è un tiranno. È un cazzaro. Che è cosa ben diversa.

    Kennedy disse: "non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi. Chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese".

    Che cosa possiamo fare noi per il nostro paese?

    Possiamo fregarcene e lasciarlo così com'è. Possiamo prenderci in giro dicendo che abbiamo troppi pensieri per poter fare qualcosa.

    Possiamo peggiorarlo.
    Tutti sono disonesti? Lo divento anch'io. Che sono più fesso degli altri?

    Possiamo migliorarlo.
    Per prima cosa rimango onesto, poi cerco di fare qualcosa che sia utile agli altri e a me stesso.

    Non mi rimbocco le maniche (a quello ci pensa Bersani), attivo il cervello.
    Non è con il duro lavoro che miglioro il mondo, ma cercando di concretizzare le idee che possono cambiare in meglio la società.

    A che serve spaccare tutto? Non certo a costruire un futuro migliore.

    Il sistema attuale cadrà solo quando i cittadini riusciranno a vederlo per ciò che veramente è. Un sistema che favorisce le classi ricche rispetto alle classi povere attraverso elezioni costosissime che tagliano dal gioco i ceti più deboli. Un sistema che ha trasformato il crimine in un business e dove il conflitto di interessi tra i vari poteri dello stato, giudiziario compreso, è all'ordine del giorno.

    L'unica salvezza dei cittadini non è nei partiti al potere che tutto questo marasma lo hanno creato, ma è prendendo in mano il sistema in prima persona con l'utilizzo delle assemblee popolari e dotandosi di un sistema elettorale a costo zero che è l'unico in grado di garantire la democrazia.

    Questo obiettivo dovrà essere portato avanti nel modo più civile possibile e cercando di riuscire a sfondare quei muri oligarchici che impediscono ai nuovi movimenti di accedere alla politica.

    Pertanto no alla violenza e sì alla ragione, alle idee e alla buona volontà.

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  7. Magari fosse un tiranno Berlusconi. Forse avrebbe fatto meno danni. Hai ragione nel dire che è un cazzaro, è nel suo essere cazzaro che ha contribuito con il suo esempio a rovinare l'Italia.

    Con il suo esempio ha dimostrato che essere onesti è da fessi, che il crimine paga e rende, spaccare tutto non serve a niente, è una manifestazione della rabbia cieca che, IMHO, cova in gran parte degli Italiani.

    Dici che l'unica salvezza dei cittadini non è nei partiti al potere, e son perfettamente d'accordo con te, dici che bisogna prendere in mano il sistema in prima persona.

    COME?

    Perché quelli il potere NON lo mollano.

    Dici di utilizzare le assemblee popolari e di dotarsi di un sistema elettorale a costo zero.

    COME?

    Perché quelli là il potere NON lo mollano.

    Dici che bisogna portare avanti questo obiettivo nel "modo più civile possibile".

    E' proprio questa la parola chiave.

    Perché civilmente e civicamente a volte BISOGNA dare uno SCHIAFFO.
    Quei muri oligarchici non si sfondano con le proteste "educate" e non violente.
    E per quanto io aborra ricorrere alla violenza, quando ti trovi davanti alla Morte Nera (reductio a Bella Stellaria) non puoi semplicemente mostrargli il cartello "ASSASSINI RICORDATEVI DI ALDERAAN", Alderaan era un pianeta pacifico non violento che è stato spazzato via dall'arma dell'Impero.

    Gandhi ha utilizzato la non violenza contro l'Impero Britannico, che per quanto spietato in guerra possa essere stato, ha sempre e comunque lottato solo contro chi si poteva difendere.
    O sbaglio.

    Se Gandhi si fosse trovato davanti alla SS sarebbe sparito come niente in una fossa comune.

    Non voglio certo dire che ci troviamo in quella situazione, non ancora almeno.

    E' vero, sicuramente gli studenti che protestano non saranno la maggioranza degli studenti, neanche gli antifascisti che lottavano contro mussolini erano la maggioranza degli italiani.

    Credo che Democrazia non voglia dire esattamente dittatura della maggioranza, abbiamo vinto noi e quindi voi state zitti, Democrazia, per me vuol dire, abbiamo vinto noi, ma per noi contano anche le vostre idee, dal mio punto di vista non sono tutte sbagliate, lavoriamo insieme.
    Certo non si possono accontentare tutti, ma ascoltarli si.

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  8. Partiamo dall'ultimo punto.
    Mi pare che dei politici sui tetti a parlare con gli studenti ci siano andati.

    Bersani e Di Pietro hanno accolto le proteste degli studenti. Quelli di FLI invece sono andati a spiegare perché secondo loro era una buona riforma.

    La voce degli studenti è stata portata alla camera e ha perso con una maggioranza più ampia di quella del governo.

    Gli scontri poi sono avvenuti il giorno della fiducia che con l'approvazione della legge sull'università non c'entrava. La scelta del giorno per fare "casino" mi è sembrata pretestuosa. Come dire che il problema non era tanto la riforma ma il fatto che Berlusconi sia presidente del consiglio.

    Dittatura della maggioranza è quando una maggioranza precostituita prima delle elezioni non si preoccupa nemmeno di mediare in parlamento le sue posizioni ma le impone.
    Data l'evidente situazione politica in questo caso non c'è alcuna imposizione. FLI ha fatto passare emendamenti di modifica indigesti al governo e si è avuta anche la convergenza di altre forze esterne al governo.
    È passato anche un emendamento di Ignazio Marino.

    Quindi qui di dittatura di maggioranza non c'è alcunché. Se si accetta il metodo democratico bisogna accettare le decisioni (non necessariamente condividerle) che la maggioranza prende.

    Gandhi contro le SS si sarebbe trovato in una fossa comune? Probabile.
    Lo stesso Gandhi ha detto che in alcuni casi la violenza è necessaria.
    Se qualcuno cerca di picchiarmi io ho tutto il diritto di difendermi.

    Ma appunto, tutto deve essere contestualizzato e pesato.
    In Italia ci sono ancora le elezioni, nonostante 16 anni di "discesa" in campo di Berlusconi. In questi 16 anni hanno governato 8,5 anni Berlusconi contro i 7,5 del centrosinistra.
    Non ci sono le SS in questo momento in Italia.

    In Italia c'è un cazzaro che è riuscito a spaccare in due un paese perché l'Italia è come IFSW dei bei tempi. Alla gente tutto sommato piacciono gli "Oscuri" che prendono per il culo.

    Ma (reductio ad Bella Stellaria) Obi Wan diceva: "chi è più pazzo: il pazzo o il pazzo che lo segue?"

    Da questo punto di vista di "cazzari" in Italia ce n'è almeno uno per ogni vertice di partito.

    Per quanto riguarda il fatto che questi il potere non lo "mollano"...
    È così Walter. Il potere lo si conquista a spallate. Non si aspetta che gli altri si facciano da parte, perché nessuno che è al potere ha intenzione di perderlo.

    Vogliamo cambiare questo paese? Dobbiamo prenderci il potere a "spallate" ovviamente all'interno della legalità, perché se si prende la barca della rivoluzione, quella può viaggiare solo su fiumi di sangue.

    Dobbiamo sfruttare le debolezze dell'oligarchia e parlare all'intelligenza delle persone invece che alla loro pancia.
    Far vedere loro cosa hanno da guadagnare dal cambiamento, dando loro "speranza" e non "rabbia, paura e odio".

    Prenderci il potere a "spallate" significa organizzarci e iniziare a parlare alla gente come una rete con un linguaggio differente, di temi nuovi, di una società diversa, di speranza.
    Io confido molto sull'intelligenza delle persone.

    Le persone sono tutte diverse e contemporaneamente sono tutte uguali.
    Non tutti hanno seguito le grandi ideologie con le stesse motivazioni.

    Qualcuno è diventato comunista perché vedeva in questo sistema una speranza. Altri sono diventati comunisti solo per rabbia e odio verso i ricchi.
    Io non posso offrire né rabbia, né paura e né odio. Posso offrire solo speranza e ragione e con quelle cerco di andare avanti.

    Tutto ciò ovviamente sarà più chiaro quando avrò finito il mio libro. Ho già coinvolto un mio amico dandogli una parte di questo per revisionarlo. Sto pensando seriamente di coinvolgerlo maggiormente nel progetto per velocizzare un processo che io da solo per mille motivi, dovuti anche all'incertezza sul modo con cui esprimermi, finisco per rallentare troppo.

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  9. > Io confido molto sull'intelligenza delle
    > persone.

    Purtroppo io non ho questa tua fiducia, ma è un mio limite.

    Vedi il Berlusconi da sconfiggere non è quello a Palazzo (Chigi, Grazioli, Arcore etc. quello ci pensa la Storia a sconfiggerlo), il Berlusconi da sconfiggere è quello dentro di me, di te, degli Italiani.

    Il centro sinistra è diviso perché son tutti Antiberlusconiani, ma ognuno di loro è Berlusconi del suo piccolo o grande partito.

    Io non guardo alla persona Berlusconi, ma all'Idea Berlusconi da sconfiggere, in ognuno di noi c'è una piccola parte di Berlusconi che gioisce quando riesce a farne una sotto banco.

    Il problema è che se ci fossi io a comandare, NON FAREI DIVERSAMENTE da Berlusconi, per quanto io l'avversi.

    Quindi per sconfiggere Berlusconi, dobbiamo prima "sconfiggere" noi stessi, dobbiamo reinventarci, dobbiamo rinascere.

    Dobbiamo ricreare una CULTURA, a dispetto dei tagli, la Cultura in realtà non ha bisogno realmente di soldi, ma di volontà.

    Il problema è che tutt'ora manca questa volontà.

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  10. Walter, le persone come ho detto sono tutte uguali ma tutte diverse contemporaneamente.

    La tua paura è immotivata. Ognuno di noi porta dentro di se principalmente il suo carattere e il suo modo di essere, poi se c'è dentro di noi un piccolo Berlusconi, c'è sempre dentro di noi anche un piccolo Voltaire, un piccolo Kennedy, un piccolo Martin Luther King, un piccolo Popper, un piccolo Marx, un piccolo Peppone, un piccolo Don Camillo.

    Davvero non credo che se tu fossi al potere ti metteresti a fare le corna in una foto ufficiale...

    Bisogna nascerci con il carattere di Berlusconi, per fare come Berlusconi.

    Alla fine, se guardi alla storia non ci sono due persone uguali tra loro. Simili forse, ma in contesti diversi. Napoleone e Cesare erano molto differenti tra di loro, nonostante le apparenze, così come entrambi erano lontani dall'essere come Alessandro Magno.

    Pertanto Walter Loggetti sarà sempre e solo Walter Loggetti e non sarà mai come Berlusconi perché avrà sempre il timore di esserlo e quindi terrà a freno questa pulsione. E se anche non ci riuscisse, non riuscirebbe comunque a essere come Berlusconi, perché mancherebbe il contesto. E come vale per Walter Loggetti, vale per tutti, anche per quelli che oggi credono in Berlusconi e che magari auspicano di diventarlo.

    La cultura si crea con la volontà e la volontà è comunque qualcosa di personale. Se si crede in qualcosa bisogna impegnarsi in prima persona e non stare ad aspettare che arrivi qualcuno che lo faccia al posto nostro.

    Perciò al posto tuoi io sarei più ottimista. ^___^

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  11. Ti svelerò un segreto (di pulcinella) il mio è un pessimismo di facciata, cerco sempre di aspettarmi il peggio dalle persone, perché il loro meglio mi sorprenda sempre piacevolmente :-D

    E, come meccanismo di difesa, per non esser troppo deluso.

    Per quanto riguarda le corna in una foto ufficiale, no, non le farei, e forse non utilizzerei neanche i poteri pro-domo mia, come non ho usufruito dei permessi da sindacalista per farmi i cavoli miei, ma solo quando era necessario, per farmi i cavoli miei ho utilizzato sempre le mie ferie, anche se avrei potuto, visto che in genere è prassi abbastanza comune, come partecipare alle assemblee fare la presenza e poi puf sparire nell'aere...

    Quindi forse esageravo, dico forse, perché quel potere, per fortuna non è in mano mia, e non dovrebbe essere in mano di nessun uomo singolo.

    Da Grandi Poteri derivano Grandi Responsabilità, diceva un uomo qualche tempo fa...

    Qui però abbiamo il potere senza la responsabilità.

    Però siamo ottimisti una volta tanto...
    Ocio pero'... metti la macchina in garage in questi giorni...

    Mi sa che succederà qualcos'altro...

    E da come qualche irresponsabile sta soffiando sul fuoco, non credo sarà molto piacevole...

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  12. Sono d'accordo su molte cose, anche sulla citazione dell'uomo ragno.

    Infatti il mio sistema prevede che il capo dell'esecutivo venga eletto in un modo e che il suo volere sia mediato da una specie di "direttorio" eletto indipendentemente.

    Come dire, si elegge direttamente il capo di governo ma il consiglio dei ministri viene eletto a parte e non scelto dal capo di governo.

    Per quanto riguarda l'automobile... non ce l'ho e non vivo al centro... ^____^

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