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martedì 22 gennaio 2013

Italiani, usate la testa...


Bersani dice a Ingroia: "Che sinistra è quella che fa vincere la destra?"

Questa frase di Bersani la dice chiaramente lunga sulla propaganda che il leader della coalizione di centrosinistra intende affrontare.

E nonostante abbia ripetutamente detto che non sarebbe andato dietro a Berlusconi, è proprio quello che invece vuole fare.

Ragionate con me. Che cosa dice in sostanza la domanda retorica di Bersani? Dice chiaramente: "dovete votare per la coalizione di centrosinistra perché c'è il rischio che vinca Berlusconi".

Ora esiste concretamente questo rischio? No. Una differenza di 8 - 10 punti percentuali tra la coalizione di Bersani e quella di Berlusconi rende estremamente improbabile una vittoria di Berlusconi.

Quindi, indipendentemente da come andrà al senato, alla camera, il centrosinistra, a meno di clamorosi autogol e di miracoli, prenderà il 55% dei seggi. Quindi Berlusconi non vince.

Non sarà certo Ingroia a fagocitare 8 - 10 punti percentuali al centrosinistra.

Berlusconi può vincere al senato? Ancora una volta la risposta è negativa. Il massimo che Berlusconi può ottenere è impedire che il centrosinistra abbia la maggioranza al senato, perché verosimilmente al senato entreranno oltre al centrosinistra e il centrodestra, anche i grillini e i centristi di Monti.

Qual è la paura di Bersani? È che Berlusconi raggiunga lo scopo e Bersani si veda costretto a fare un governo di coalizione molto fragile con i centristi col rischio che Vendola si metta di traverso e che si debba affrontare una nuova consultazione elettorale a breve.

Ma quando dice a Ingroia quella frase, Bersani esterna oltre alla sua paura, la mancanza di fiducia nel suo programma.

Già, perché Bersani, non sta chiedendo agli italiani di votare per il suo programma, non sta dicendo agli italiani che il suo programma è il migliore e ci permetterà di uscire dalla crisi, ci sta chiedendo di votare per lui per non far vincere Berlusconi.

Ve lo immaginate voi Obama che dice: "Votate per me per non far vincere i repubblicani."
Obama una cosa del genere non la direbbe mai. Direbbbe, come ha fatto, agli americani: "votate per me perché intendo fare questo, questo e questo..."

Il problema è che in Italia viene considerato normale votare "contro" qualcuno. Cosa che invece è una aberrazione mentale a mio avviso e anche grave.

Io da cittadino voterò secondo coscienza e non me ne frega niente di tutto il resto. Voto per il partito o per il movimento che più si avvicina a quello che penso. Già, perché se inizio a pensare che il mio voto deve essere in funzione di impedire a qualcuno di andare al governo, dovrei turarmi il naso e votare per qualcuno che mi fa appena meno schifo di altri, ma questo non significa che non mi faccia schifo.

Facciamo l'esempio pratico. Se io voglio impedire che Berlusconi vinca, dovrei turarmi il naso e votare per il PD, come sostiene Bersani. Il punto è che poi mi ricordo che nel Lazio, i gruppi parlamentari, alla quasi unanimità hanno deciso di aumentare i fondi ai gruppi regionali, con la sola opposizione dei radicali.

Quindi sul piano pratico, se voto Bersani, voto contro Berlusconi? Io penso di no. E infatti se votassi per Bersani, la mattina sputerei sullo specchio ogni volta che mi vedo.

A questo punto voto per i radicali, che almeno hanno votato contro questo spreco di denaro pubblico.
O almeno voto per qualcuno che alla spartizione non ha partecipato, come può essere Giannino. I più incazzati potrebbero votare per Grillo, ma io no, perché si allontana di molto dalla mia concezione di democrazia, di libertà e di politica industriale ed economica.

Se poi il partito che io voto non vince e vince Berlusconi o Bersani, la colpa è mia?

Io sono più dell'idea che la colpa è di chi li ha votati, perché poi alla fine con la storia di "votate per me per non far vincere Berlusconi" o "votate per me per non far vincere i comunisti" i due partiti non fanno altro che sostenersi a vicenda e poi aumentarsi i fondi quando entrano in parlamento, in regione, in provincia o in comune, alla faccia di tutti gli italiani che per "NON FAR VINCERE" gli altri hanno votato anche turandosi il naso.

Insomma, Berlusconi e Bersani ci dicono che è meglio votare per loro per non far vincere Berlusconi e Bersani. Io penso che sia meglio votare per chi si sia opposto allo sperpero e per chi ha qualcosa da proporre ed è convinto del suo programma e non esterna la paura che siano gli altri a vincere. Questa è la democrazia.

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