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giovedì 7 marzo 2013

Possibile scenario...


Questa volta azzardo una previsione, ma gli do una probabilità del 75%, il che significa che c'è un buon 25% che io mi sbagli. Di solito faccio previsioni con percentuali più elevate di successo.

Lasciamo stare il gossip politico che s'interroga se Bersani e Grillo convoleranno a nozze di governo, anche perché il caro Bersani sembra uno di quegli amanti respinti che continua a insistere nonostante che Grillo gli abbia dato solo due di picche.

Napolitano ha la mente più lucida e razionale rispetto a Bersani, che subisce ancora il trauma psicologico della mancata vittoria.

Ecco perché Napolitano non darà l'incarico esplorativo a Bersani, nonostante la maggior parte di voi probabilmente pensa il contrario.

Dopo l'elezione dei presidenti di camera e senato, il presidente non cercherà di accelerare i tempi, ma anzi probabilmente cercherà di prendere tempo.

Una volta sentiti tutti i gruppi parlamentari, a mio avviso il presidente della repubblica chiamerà al quirinale il presidente del senato e darà a questo un mandato esplorativo.
Io penso che sia difficile che il presidente della repubblica mandi Bersani a bruciarsi in parlamento alla ricerca di un voto di fiducia che Grillo non gli darà.
A meno che dai colloqui con i gruppi parlamentari, non sarà chiaro che è assicurato al senato il numero legale e la fiducia a un governo Bersani, il presidente della repubblica non manderà il PD a umiliarsi in parlamento.

L'elezione del presidente del senato quindi sarà molto importante, perché è probabile che sia il primo a essere chiamato da Napolitano per un mandato esplorativo.

Eleggere a presidente del senato un senatore del movimento 5 stelle potrebbe mettere in difficoltà il movimento di Grillo, in quanto il PD a quel punto potrebbe dichiararsi disponibile a dare la fiducia al presidente incaricato e il movimento di Grillo dovrebbe negare la fiducia a un proprio rappresentante per scongiurare un'alleanza tra M5S e PD.

Tuttavia questa potrebbe essere un'arma a doppio taglio anche per il PD perché se è vero che il M5S non vota la fiducia a Bersani, ma a uno dei loro, è anche vero che una volta che uno dei loro viene eletto presidente del consiglio, potrebbe andare alle camere a presentare l'abolizione dei rimborsi elettorali con effetto retroattivo e qualche disegno di legge contro i patti europei, spingendo il PD a negare la fiducia e quindi a prendersi la responsabilità della caduta del governo.

Se viene eletto come presidente del senato uno del PD, potrebbe raccogliere i segnali di malumore interni al PD e quindi potrebbero emergere più facilmente ipotesi alternative rispetto a quelle proposte da Bersani.

Se viene eletto come presidente del senato uno esterno al PD e che non sia del M5S, potrebbe essere eletto con un margine di voti tale da far ritenere al presidente della repubblica che una maggioranza istituzionale è possibile.

Difficilmente Napolitano permetterà all'ipotesi delle elezioni anticipate, che a oggi sembra quella più sensata, di prendere corpo immediatamente e si prenderà tutto il tempo che gli rimane per far si che l'emotività passi e la ragione affiori.

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